Genova. “Siamo pieni di tesori, non c’è solo degrado, questi tesori dobbiamo conoscerli, parlarne al mondo, fotografarli, mostrarli agli amici”.
La nuova opera di Tiler, lo street artist di cui ormai da tempo seguiamo le tracce, è un’amazzone che “conduce” simbolicamente a uno di quei luoghi nascosti di cui è piena Genova. Piccoli tesori da scoprire e riportare alla luce. E dove non a caso è arrivata la mano dell’artista.
“Il Vicolo che ho scelto questa notte non aveva un bel muro – scrive Tiler sulla sua pagina – non era tanto adatto ed era pieno di scritte, l’ho scelto perché vorrei indicarvi una strada e con lei indicarvene altre simbolicamente. Quel vicolo in cui è diretta l’Amazzone porta ad una chiesa che di storia ne ha da vendere, la chiesa di Santo Stefano, dove è stato battezzato niente di meno che Cristoforo Colombo. Quello che vorrei restasse di questo mio discorso è che siamo pieni di tesori, non c’è solo degrado, questi tesori dobbiamo conoscerli, parlarne al mondo, fotografarli, mostrarli agli amici”.
Dopo il video-gioco che ha portato alla ribalta scalinata Borghese, dopo la principessa Gatta alla Foce, il Bruco Farfalla e l’incursione in Galleria Mazzini, ancora un’altra tappa nel cuore della città.
“Siate turisti nella vostra Genova – il monito finale dello street artist – se non dimostriamo noi amore per i luoghi, nessuno potrà amarli”