Stadio Luigi Ferraris. Mihajlovic e Montella, Fiorentina-Sampdoria per loro non può essere una partita come le altre. Il tecnico blucerchiato ha guidato i viola nella stagione 2010/2011 e nelle prime battute della stagione successiva. Quindi l’esonero per far posto a Delio Rossi, l’allenatore che ha poi rimpiazzato a novembre sulla panchina del Doria: i casi della vita. Per Sinisa è la prima volta da avversario della Fiorentina. Gara ovviamente speciale anche per Montella, bandiera e icona doriana di fine anni novanta: in totale 116 presenze impreziosite da 65 reti.
Per la gara del Ferraris Mihajlovic punta ancora sul 4-2-3-1. Con Regini squalificato e Costa non al meglio in panchina, viene rispolverato Berardi: a lui è affidata la corsia mancina. A completare il pacchetto difensivo che agisce davanti a Da Costa ecco De Silvestri, Mustafi e Gastaldello. Centrocampo con Palombo e Krsticic e Gabbiadini, Soriano ed Eder alle spalle di Maxi Lopez. Nella viola, orfana di Mario Gomez e Rossi, in attacco tocca ancora una volta a Matri; lo supporta Ilicic.
Arbitra Russo, cacio d’inizio sui piedi dei giocatori ospiti. Al 5’ la prima occasionissima del match, è tinta di blucerchiato. Bene lo scambio Palombo-De Silvestri, ottimi i numeri del terzino doriano che nel cuore dell’area viola serve un pallone d’oro a Eder. È invece da matita rossa l’errore del brasiliano che spreca a due passi dalla porta di Neto. Deviata dalla retroguardia viola la sua successiva conclusione dalla distanza.
Al 14’ ci prova Borja Valero ma il destro dello spagnolo è alle stelle. Dall’altra parte Eder per Gabbiadini con il numero 11 che non riesce a sorprendere Neto. L’arbitro dirige all’inglese, lascia correre in diversi episodi ma non risparmia a Berardi il primo giallo di giornata. La Sampdoria gioca prevalentemente sulla destra ma a prescindere, scardinare la resistenza viola non risulta missione agevole. Gabbiadini cerca il jolly dalla distanza senza pero inquadrare la porta. Riesce a fare peggio Ilicic che colpisce malissimo la sfera beccandosi i fischi del Ferraris. Il piazzato da buona posizione di Gabbiadini saggia i riflessi del portiere di Montella.
Fa paura la botta di Mati Fernandez, la sfera esce di un nulla. Da Costa blocca poi senza patemi la capocciata di Cuadrado. Il primo tempo si chiude con il destro da lontano di Krsticic e il tiro senza pretese di Matri, tutti nello spogliatoio sullo 0-0.
Il secondo tempo comincia nel segno di Gabbiadini che dialoga con Maxi Lopez prima di impegnare Neto per l’ennesima volta. Al 6’ ci prova direttamente l’argentino che addomestica il pallone offertogli da Soriano e costringe il portiere viola alla deviazione in angolo. La Sampdoria dimostra di avere più fame degli avversari e al 7’ si ripresenta minacciosa in avanti con De Silvestri.
Per ben due volta, dall’altra parte, è il piedone di Mustafi ad allontanare il pericolo sulle conclusioni a botta sicura di Cuadrado (Berardi si addormenta) e Borja Valero. Primo cambio per Montella: fuori Wolski per Vargas. La Sampdoria torna subito a spingere con l’avanza di De Silvestri, il velo di Maxi Lopez e il sinistro di Gabbiadini che si infrange sul muro viola. I numeri di Maxi fanno impazzire Diakitè ed esaltano il popolo di Marassi. Applausi anche per Berardi che si prende la rivincita su Cuadrado sradicandogli il pallone dai piedi e servendo Palombo per la botta da fuori.
Al 22’ cambia anche Mihajlovic che richiama in panchina Maxi Lopez per far posto a Okaka. Fuori Ilicic per Matos. Infortunato lascia poi il campo Gastaldello, scocca l’ora di Fornasier. Al 31’ è ancora Doria con Soriano che costringe Neto alla parata in due tempi. Montella spende l’ultimo cambio: Ambrosini per Mati Fernandez. Un po’ a sorpresa, al 31’, la Fiorentina sfiora il vantaggio con la botta da piazzato di Vargas che infrange la propria corsa sulla parte bassa della traversa. È decisamente di altro livello la punizione di Eder, assolutamente innocua; fuori misura quella calciata da Gabbiaidini.
Cinque minuti di recupero. L’ultima occasione è per i viola con Matri che, sfruttando la mancata uscita di Da Costa, colpisce il pallone di testa senza però inquadrare la porta. Prima del triplice fischio c’è spazio per l’espulsione di Mihajlovic che guadagna gli spogliatoi tra gli applausi scroscianti del Ferraris. Lo 0-0 regge fino alla fine, domenica prossima l’esame Lazio.