“Il male minore, a questo punto, è che tutto si consumi presto e senza forzarture. E’ il momento che tutto sia a posto, nei modi propri, nelle mani dei supremi garanti della legalità costituzionale”. E’ l’appello che arriva dal quotidiano dei vescovi ‘Avvenire’, in un corsivo siglato dal direttore Marco Tarquinio, a proposito delle vicende giudiziarie che investono il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
“E’ arrivato il giorno del furore – sottolinea il quotidiano cattolico – quello dello scontro violento e totale, tra Silvio Berlusconi e i pm milanesi che hanno indagato il presidente del Consiglio per il cosiddetto ‘caso Ruby’. E noi vorremmo provare a chiedere, senza troppa speranza, a tutti gli attori politici e polemici di sgombrare scena e piazze e di lasciare ‘sola’ l’evidenza del disastro istituzionale incombente e possibile”.
“Siamo a un disperante punto di non ritorno, con i magistrati che parlano di ‘prova evidente’ della doppia colpa (concussione e prostituzione minorile) imputata al capo del governo e questi così certo di una manovra ordita ai suoi danni da voler ‘denunciare lo Stato'”. Quindi l’appello finale ai “supremi garanti della legalità costituzionale”.