Genova. Agg. h. 17.00 Il plico è stato inviato alle 18,46 della sera del 4 gennaio dalle Poste di Roma di via Porta Angelica. Per non lasciare vuoto lo spazio del mittente e insospettire l’impiegato, l’autore della missiva al posto del nome del mittente ha tracciato degli scarabocchi in cui si legge solo “Secolo XIX”. Dentro la busta, sul foglio che fascia la bottiglietta invece ci sono frasi indecifrabili dove si legge la parola “Grosseto”. Sarebbe esclusa la pista anarchica, mentre gli inquirenti propendono per il gesto di un cane sciolto o di uno squilibrato. La bottiglietta è stata inviata per le analisi a un centro batteriologico di Torino.
Agg. h. 16.00 Si è concluso l’intervento dei tecnici Arpal. “Sotto il profilo radiometrico – comunicano – non sono state evidenziate anomalie. Analogamente, i monitoraggi speditivi effettuati in aria per gli elementi chimici ricercati hanno dato esito negativo”.
Agg. h.12.18 Gli uffici comunali sono stati sgomberati. Come prevede il protocollo è arrivata anche Arpal per verificare che non vi siano contaminazioni ambientali
Agg.h.11.34. La busta, contenente una boccetta con liquido sospetto, era indirizzata al sindaco Marco Doria. Sul posto anche lo speciale nucleo batteriologico-chimico dei vigili del fuoco.
Vigili del fuoco, polizia, carabinieri municipale e ambulanza. Decine di mezzi delle forze dell’ordine e dei soccorsi sono schierati in piazza Dante per un allarme bomba.
I vigili stanno regolando il traffico per consentire lo svolgimento di tutte le operazioni del caso, mentre le forze dell’ordine sono all’interno del palazzo dove si trova l’ufficio protocollato, notifiche, atti civili e penali del Comune di Genova e dove, secondo le prime e frammentarie informazioni, sarebbe stata trovata una busta sospetta.
Sul posto è arrivata anche la polizia scientifica.