Le richieste

Vendita Secolo XIX a Msc, i giornalisti: “Garantire occupazione e retribuzioni. Chiarezza sul futuro della testata”

Forti critiche per l'ad di Gedi Scanavino: "Inaccettabile e irrispettoso nei confronti di una testata che da quasi 140 anni è la voce di Genova e della Liguria intera"

Il secolo XIX

Genova. Ore movimentate per l’editoria genovese e non solo. Dopo la notizia arrivata questo pomeriggio dell’avvio della due diligence tra il gruppo Gedi e il gruppo Msc per la cessione della storica testata de Il Secolo XIX, in serata si è riunito il Comitato di redazione del giornale per porre sul tavolo la posizione e le richieste dei giornalisti e “per mettere in campo ogni azione necessaria per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle attuali condizioni contrattuali a tutela dell’autonomia della testata e della qualità dell’informazione”.

“Il Gruppo Gedi, dopo numerose smentite sulla possibilità vendita del nostro giornale, ha dimostrato ancora una volta tutta la sua poca credibilità – si legge nel comunicato stampa diramato al termine della riunione – Comportandosi come aveva già fatto in passato quando operazioni di cessione erano state negate per poi concretizzarsi subito dopo e portando allo smantellamento di quello che fino a poco fa era il primo gruppo editoriale italiano. Siamo fortemente preoccupati, non tanto per una eventuale cessione ad un gruppo economicamente solido come Msc da quale siamo in attesa di conoscere piani e investimenti futuro, ma quanto per le modalità con cui la rappresentanza sindacale (e di conseguenza tutta la redazione) è stata informata dell’avvio della due diligence. Dare una comunicazione così importante con queste modalità improvvise e frammentarie è assolutamente inaccettabile e irrispettoso nei confronti di una testata che da quasi 140 anni è la voce di Genova e della Liguria intera“.

Modalità che restituiscono lo spaccato dei rapporti da tempo tesi e logori tra il gruppo editoriale e la realtà genovese: “Ci saremmo aspettati che questa comunicazione arrivasse direttamente dall’amministratore delegato di Gedi Maurizio Scanavino che non ha presenziato all’incontro con il Cdr ma poi ha rilasciato dichiarazioni ad altri mezzi di informazione mancando di rispetto a tutta la redazione. Chiediamo subito a Gedi risposte concrete e chiare sul futuro del Secolo XIX, oltre che il piano di investimenti previsto all’interno dello stato di crisi già in atto al giornale“.

“Ci auguriamo che il nuovo editore, qualora l’operazione si concluda positivamente, garantisca livelli occupazionali e retributivi partendo dal rispetto del contratto di lavoro – conclude la nota stampa – Ma che attui anche una serie di azioni per il rilancio di una testata: investimenti che da Gedi non sono mai arrivati visto che si è preferito prendere la strada di risparmi diffusi e volti ad un unico obiettivo, quello di disfarsi di una testata storica dell’editoria italiana“.

In un comunicato anche Associazione Ligure dei Giornalisti, Gruppo Cronisti Liguri e Ordine dei Giornalisti della Liguria esprimono “pieno e totale sostegno ai giornalisti del Secolo XIX dopo che il gruppo Gedi e il gruppo Msc hanno comunicato, in una nota congiunta, di aver raggiunto un’intesa preliminare per la cessione del Secolo XIX a una società interamente controllata dal gruppo Msc”.

“Al momento non si conoscono i dettagli della cessione ma una cosa è certa: non tollereremo manovre volte a ridefinire il perimetro occupazionale dell’attuale Gnn – scrivono le segreterie territoriali di Slc Cgil e Fistel Cisl -. Ancora una volta le preoccupazioni evidenziate dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali si sono rivelate più che legittime e fondate, mentre non ci risulta allo stato comprensibile la decisione del gruppo Gedi di dismettere una testata così importante. È evidente tuttavia che non potrà trattarsi di una mera operazione di mercato, ma sarà necessario chiarire quanto prima gli obiettivi e gli investimenti che la nuova dirigenza intende compiere. Per questi motivi le scriventi organizzazioni sindacali richiedono da subito un incontro allo scopo di conoscere quanto prima i dettagli dell’operazione, avvertendo che in mancanza di riscontri certi, saranno costrette ad intraprendere ogni azione necessaria per la tutela del futuro occupazionale dei lavoratori”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.