Opinione

Playoff sogno o illusione? Corner Sampdoriano: “Bello lo spirito dei giocatori, ma piedi per terra in vista di Bari”

Giovanni Piromalli, tra i fondantori della nota pagina Instagram seguita da quasi 17mila follower blucerchiati, analizza il momento della squadra di Andrea Pirlo

Corner Sampdoriano
Non solo meme ma anche analisi dei dati su Corner Sampdoriano

Si è spesso abusato della definizione di “partita spartiacque” in riferimento alla Sampdoria. Forse, però, in casa del Bari di Iachini la stagione blucerchiata potrebbe in caso di vittoria prendere una piega inaspettata fino a qualche settimana fa. L’entusiasmo era palpabile guardando la Sud esultare dopo il 2 a 1 contro l’Ascoli. A freddo, gli umori sono divisi tra chi pensa che oltre alla salvezza non si possa andare e chi crede in una qualificazione playoff e poi chissà. Il punto sul mondo Sampdoria è affidato a Giovanni Piromalli, studente genovese che gestisce insieme a quello che definisce prima di tutto un gruppo di amici la pagina social Corner Sampdoriano, che con quasi 17mila follower su Instagram è ormai un punto di riferimento per tifosi giovani e non.

Un pagina ricca di ironia, certo, ma che dà attenzione all’analisi di quanto accade in campo. Leggerezza ma anche approfondimento. “Siamo nati nel 2021 – spiega Piromalli -, seguiamo le vicissitudini in campo e fuori dal campo della Sampdoria. Proviamo a raccontare il mondo Samp nel suo complesso. La cosa più importante nel nostro gruppo è la discussione stimolata dalle rubriche relative ai numeri della squadra”.

Partiamo diretti. La Samp ha 37 punti (39 senza penalizzazione) nonostante una caterva di infortuni. Si può dire che il lavoro di Pirlo sia nel complesso positivo?

Aspetterei la fine della stagione prima di giudicare – commenta Piromalli -, per il momento rimango sul 6. La classifica è molto corta e ci siamo allontanati solo di pochissimo dai playout. La partita contro l’Ascoli  è stata decisa dall’ingresso di Esposito.

Pare che la squadra, anche osservando i social dei giocatori, sia compatta…

Penso che la gioventù spinga molto questa squadra. A poco servono le dichiarazioni social se non corrispondono alle prestazioni in campo, ma danno un bel messaggio di appartenenza ai tifosi. Vediamo giocatori che hanno voglia di dimostrare, coraggio e grinta. Non è facile né scontato gestire un gruppo giovane e composto da prestiti.

In effetti, un gruppo giovane in cui si vedono errori di inesperienza, come alcuni interventi scomposti di Ghilardi, o cambiamenti repentini di qualità delle prestazioni, penso a De Luca…

L’eccesso di agonismo a volte come nel caso di Ghilardi può recare danno alla squadra ma di certo è sintomo di essere connessi con l’obiettivo della squadra, oltre che della volontà di mettersi in mostra a livello personale. Su De Luca ho sempre avuto fiducia, anche se manca ancora tanto per essere un top della categoria. Ricordo uno scambio di battute allo stadio quando era infortunato. Gli avevo chiesto quando sarebbe tornato e avevo avuto propria la sensazione di una persona che pativa a stare fuori.

Forse questo attaccamento è l’appiglio più importante a cui aggrapparsi?

Ricordo anche di una storia Instragram di Esposito attraverso cui lamentava la mancata assegnazione di un rigore. Sono cose che ai tifosi, che vivono per la squadra, fanno piacere.

E direi che non sono scontate…

L’altra sera, non so perché, guardavo alcuni highlights della scorsa stagione. Non c’era la voglia nemmeno di farsi notare per la propria carriera personale. Penso che da questo punto di vista ci sia una differenza abissale tra la Sampdoria di quest’anno e quella dello scorso anno.

C’è chi, legittimato dai tanti up & down della squadra, preferisce non pensare ai playoff…

La squadra ha alternato periodi ottimi a periodi pessimi. Basta pochissimo per guadagnare o recuperare posizioni. Ma penso che pensare solo alla salvezza non porti a nulla. Vero è che in Serie A l’anno prossimo si potrebbero incontrare tante difficoltà col rischio concreto di retrocedere subito.

Qualcuno invece parla di mina vagante in chiave playoff…

Lo hanno fatto anche in un post della Serie BKT. Di sicuro gli spareggi sono un’altra cosa rispetto alla regular season. E lo dice uno che si è innamorato della Samp col goal di Pozzi.

Quali sono i limiti più grandi della squadra?

Prendiamo tanti goal, quasi mai abbiamo chiuso la gara con la porta inviolata. La Samp è sempre quasi sicura di prendere almeno un goal. Spesso la Samp è aggressiva ma ha difficoltà nel creare azioni.

Partenza dal basso sì o no?

L’idea di Pirlo di partire dal basso secondo me non è adatta alla Samp. C’è il rischio di commettere degli errori non avendo una qualità eccelsa e questo può danneggiare anche la reputazione dei giocatori.

Però in parte c’è stata una ricerca della solidità rispetto a inizio anno…

Diciamo che le sconfitte hanno imposto questo parziale cambio di apporccio. Le prime conferenze dove si parlava di comandar su tutti i campi? Non mi erano piaciute. Penso si siano fatti troppi discorsi, ma comunque un’idea di gioco si vede. Cosa che mancava completamento l’anno scorso con Stankovic.

Un pubblico che tifa la maglia ma che ha anche bisogno di punti di riferimento. Chi è il giocatore inteprete di quello che sembra un rinnovato spirito?

Chi fa goal ha sempre ragione. Al momento, quindi, è De Luca a riscuotere grande consenso. Io mi occupo delle grafiche su Corner ne abbiamo creata una per lui. A livello generale, Kasami spicca per forza e capacità di trascinare il gruppo. Si stanno rivalutando anche giocatori come Depaoli e, fino a quando c’è stato, Vieira.

L’exploit di Verre, che dovrebbe tornare a Bari, contro la Feralpi oltre a farvi gioire ha fatto anche un po’ arrabbiare?

Siamo stati contenti, ovviamente. Ma pur essendo un giocatore di qualità non ha mai mostrato la continuità necessaria per trascinare una squadra come la Sampdoria.

Sabato confermeresti il 3-5-2? C’è chi ipotizza un ritorno al 4-3-2-1 con Verre insieme ad Esposito a sostegno di De Luca…

Penso che la coppia che dà più garanzia sia formata da Esposito da De Luca. Al momento continuerei su questa strada. Poi con Giordano in campo si può cambiare assetto a partita in corso.

E Borini?

Lui per esperienza e grinta può far bene in qualsiasi posizione, ero scettico quando era arrivato. Non so come si potrebbero schierare più giocatori offensivi mantenendo il 3-5-2. Credo, però, che non si possa prescindere dal terzetto di centrocampo formato da Yepes, Darboe e Kasami. Le cinque sostituzioni ora possono essere sfruttate.

Conviene motivarsi guardandosi indietro o in avanti?

Guardare indietro ma semplicemente a quanto accaduto contro l’Ascoli, pensando al brutto primo tempo e al fatto che si è vinto aggredendo negli ultimi 20 minuti. Contro il Bari bisogna vincere in qualsiasi modo.

E guardando nel futuro di Corner Sampdoriano cosa si vede?

La volontà di strutturarci anche con una sede fisica. Lavoriamo e studiamo ma investiamo tempo in quello che facciamo per, come dicevo in apertura, raccontare nel modo più completo possibile la nostra passione.

 

 

 

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