Flash mob

Legambiente, un palombaro a De Ferrari per promuovere la mobilità sotenibile

"Se andiamo avanti così nel giro di pochi anni, a causa dei cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento, potremmo finire sott’acqua anche in questa zona della città"

Genova. Un palombaro pronto ad entrare nella vasca di Piazza De Ferrari a Genova, e poi bici e cartelli con scritto “ci siamo rotti i polmoni”. È stato con questo flashmob che Legambiente ha anticipato la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”.

L’iniziativa, nell’ambito della Clean Cities Campaign, ha l’obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e di favorire la creazione di città più vivibili e sicure. “Abbiamo fatto questo flash mob per ricordare l’impatto del cambiamenti sulle città di una mobilità non sostenibile – ha spiegato Daniele Salvo presidente Legambiente Polis – e il palombaro significa che se andiamo avanti così nel giro di pochi anni, a causa dei cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento, potremmo finire sott’acqua anche in questa zona della città. I primi dati che emergono parlano di una città con tassi di incidentalità tra i più alti d’Italia, un record nel numero di moto, e tutto questo porta a livelli di smog molto elevati”.

“Domani saranno resi noti i dati ma uno degli aspetti è che, con il cambiamento dei parametri per i livelli di smog previsti a breve, la città dovrà rimettersi velocemente in carreggiata con azioni strategiche per ridurre l’inquinamento e non finire in procedura di infrazione”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.