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Emergenza morbillo in Liguria, al San Martino vaccino ad accesso libero e gratuito

Sei casi nell'ultima settimana, cinque sono ricoverati in ospedale. Icardi: "Possibili complicazioni come polmoniti e danni al sistema nervoso". Ecco chi rischia di più

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Genova. Sei casi di morbillo nelle ultime settimane in Liguria. “Possono sembrare pochi, ma di fronte a una patologia come il morbillo, che è un virus a elevata trasmissione, iniziano a diventare un segnale di emergenza“. A lanciare l’allarme è Giancarlo Icardi, direttore dell’unità operativa di igiene del San Martino di Genova che sarà al centro di un piano straordinario di vaccinazione per tutta la popolazione con l’obiettivo di evitare complicazioni che possono essere anche molto gravi.

Le infezioni da virus del morbillo confermate a Genova presso il laboratorio di riferimento regionale del San Martino sono cinque: si tratta di quattro uomini e una donna di età compresa tra i 30 e i 50 anni, tre di nazionalità italiana e due stranieri. Un sesto caso, in attesa di conferma del laboratorio, è stato segnalato nel territorio imperiese e riguarda un bambino di 8 anni. Uno dei pazienti è rientrato con sintomi da un viaggio all’estero, quattro pazienti residenti presso il territorio della Asl 3 non hanno evidenziato collegamenti epidemiologici. Due di loro sono ricoverati al Galliera, tre al San Martino. Per tutti sintomatologia comune: febbre, congiuntivite, tosse (con interessamento vie aeree), esantema morbilliforme. Uno dei pazienti risulta vaccinato con singola dose, quattro pazienti non sono vaccinati.

“Questi casi sono una spia che ci dice che dobbiamo intervenire, soprattutto sui soggetti giovani adulti che si possono contagiare e soprattutto possono avere complicanze, tra cui polmoniti o danni al sistema nervoso. In alcuni casi si può arrivare anche al decesso – avverte Icardi -. Non dimentichiamo che nel 2017 in Italia c’è stata un’epidemia con 5.600 casi in un anno, 2.500 nel 2018 e 1.500 nel 2019″.

I più esposti sono i giovani adulti non vaccinati, la cosiddetta fossa di suscettibili. I dati di Alisa mostrano che le coperture hanno iniziato a raggiungere quota 90% solo nei primi anni Duemila, mentre oggi tendono al 100%. Il piano prevede una prima dose intorno a un anno d’età, una seconda dose a 5-6 anni e un eventuale booster a 11-12 anni.

Per aumentare le coperture è stato deciso di attivare l’apertura straordinaria dell’ambulatorio vaccinale al Padiglione 3 del policlinico San Martino: il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30 sarà quindi possibile vaccinarsi contro il morbillo con accesso libero, diretto e gratuito, senza necessità di prenotarsi. “Abbiamo iniziato a sperimentare positivamente il progetto ImmUniGe – ricorda Icardi – con 50 persone vaccinate contro l’HpV a una settimana dal lancio nell’iniziativa nel campus universitario di Savona. Attività supplementari con accesso diretto hanno un’efficacia comprovata”.

“Il morbillo – spiega l’ assessore alla Sanità Angelo Gratarola – è una malattia infettiva molto contagiosa che compariva sotto forma di epidemia a intervalli regolari: le complicanze più gravi, anche se rare da un punto di vista percentuale, erano comunque numerose. Quarant’anni fa è stata introdotta e raccomandata in tutto il mondo la vaccinazione contro il morbillo. Le coperture sono aumentate nel tempo, ma ci sono ancora quote significative della popolazione non protetta. Per questa ragione, dopo i casi di contagio registrati, abbiamo deciso di implementare le azioni per aumentare le coperture vaccinali, con il potenziamento delle attività di recupero dei soggetti non vaccinati, con il coinvolgimento dell’Università di Genova e l’avvio di campagne informative”.

“Abbiamo ora un duplice obiettivo – aggiunge il Direttore Generale di Alisa Filippo Ansaldi –: da una parte aumentare la copertura vaccinale negli adolescenti e nei giovani adulti con iniziative dedicate, dall’altra aumentarla nei soggetti di tutte le età, con particolare attenzione a operatori sanitari e scolastici, individuando azioni specifiche. Oltre a lettere e telefonate delle Asl per bambini e adolescenti in età di obbligo vaccinale e l’offerta garantita in presenza di focolai di morbillo e nelle occasioni di contatto con le strutture di igiene pubblica, stiamo mettendo in campo altre azioni: in particolare nel mese di aprile, in collaborazione con l’Università di Genova, saranno organizzate giornate dedicate all’offerta vaccinale con accesso diretto per la vaccinazione contro il morbillo”.

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