Genova. Anche nel capoluogo ligure si sono registrati due casi di morbillo tra persone non vaccinate. A darne notizia l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino, che ha spiegato di avere ricoverato in reparto, nel giro di 48 ore, un uomo di 40 anni con polmonite da virus del morbillo, mentre una ragazza italiana di 25 anni è stata dimessa.
“Entrambi non erano vaccinati – sottolinea Bassetti – Speriamo non sia l’inizio di una epidemia anche in Liguria, come già sta succedendo in altre regioni italiane. È importante sensibilizzare tutti i medici che quando si trovano di fronte a un esantema bisogna richiedere gli esami per verificare se si tratta di morbillo”.
Proprio Bassetti, a febbraio, aveva lanciato l’allarme sensibilizzando sull’importanza di vaccinare contro il morbillo alla luce dei dati preoccupanti registrati in alcuni Paesi europei e anche negli Stati Uniti. Una situazione che preoccupa l’Oms, che ha lanciato l’allarme, e che l’infettivologo imputa a un drastico calo delle vaccinazioni legato all’informazione fatta nel periodo della pandemia di covid-19.
“Sembra solo l’inizio di molti futuri focolai epidemici”, aveva detto Bassetti, mostrando timore verso una riluttanza a vaccinarsi che potrebbe comportare la diffusione di malattie, se non del tutto debellate, comunque tenute ampiamente sotto controllo dai vaccini. Il morbillo, d’altronde, preoccupa anche in Europa. L’Oms fa sapere che nel 2023 più di 58mila persone in 41 dei 53 Stati membri della regione europea sono state infettate dal virus del morbillo, epidemia che ha provocato “migliaia di ricoveri ospedalieri e 10 decessi correlati”.
A febbraio l’Iss ha diffuso due bollettini della sorveglianza integrata morbillo-rosolia. Uno riporta i casi segnalati nel 2023, anno durante il quale sono stati riportati alla sorveglianza 43 casi di morbillo e due di rosolia. In particolare, per il morbillo, si è osservato un aumento negli ultimi quattro mesi dell’anno, con 32 casi segnalati tra settembre e dicembre 2023, rispetto a tre casi nello stesso periodo del 2022.
Il 42% dei casi totali segnalati nel 2023 sono casi importati. L’età mediana dei casi è 27 anni ma l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto i 5 anni di età. Il 93% dei casi totali era non vaccinato. Il 26% dei casi ha riportato una complicanza. I due casi di rosolia, di cui uno confermato, sono stati registrati in bambini di età inferiore o uguale a 6 anni. Il secondo bollettino riporta i casi di morbillo e rosolia registrati nel mese di gennaio 2024, mese durante il quale sono stati segnalati 27 casi di morbillo, con un’età mediana di 35 anni, da 7 Regioni. Oltre la metà dei casi (18/27) è stata segnalata da tre Regioni (Lombardia, Toscana e Lazio) e l’incidenza più elevata è stata riportata in Toscana (2,4 casi/1.000.000), seguita dal Lazio e dalla Campania. Nove dei casi segnalati (33%) sono casi importati.
L’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 15-39 anni (1,08 per milione), seguita dalla fascia 0-4 anni (0,46 per milione). Lo stato vaccinale è noto per 23 casi su 27 (85%), di cui 21 casi (91%) erano non vaccinati al momento del contagio e un caso era vaccinato con 1 dose.