Genova. “Imprigionati” da un cantiere allestito in via della Posta Vecchia, alla Maddalena, che chiude il caruggio e impedisce l’accesso diretto (oltre che illuminato e sicuro) alla zona delle Vigne, della Maddalena e piazza della Cernaia. Residenti e commercianti del centro storico protestano per la decisione presa dal Comune, che si è concretizzata a novembre senza alcuna informazione pubblica. Ed è proprio sulla scia delle proteste che nei giorni scorsi una delegazione di residenti il vicesindaco Pietro Piciocchi e gli assessori Mauro Avvenente e Sergio Gambino, un confronto seguito da un sopralluogo con i tecnici di Tursi.
Un passo indietro: il cantiere è stato allestito per la riqualificazione di un palazzo di pregio, ma da anni abbandonato a se stesso e preoccupante anche dal punto di vista strutturale. I lavori, finanziati da fondi Pinqua Pnrr, sono finalizzati alla realizzazione di alloggi per il social housing e di un ostello turistico, e sono iniziati a novembre, quando sono comparse le transenne arancioni e i cancelli che chiudono il vicolo. Ciò che contestano i residenti e i commercianti della zona non è l’opera di riqualificazione in sé, quanto le modalità con cui i lavori sono stati avviati e la già citata chiusura di un vicolo di grande passaggio.
“Alcuni di noi hanno sollevato proteste circostanziate – avevano detto dall’associazione Ama – chi parlando di sicurezza, chi di interruzione di un flusso di clienti e chi sottolineando i rischi di avere un vicolo nascosto che sarebbe potuto diventare un altro luogo di consumo di stupefacenti o di spaccio. I caruggi circostanti purtroppo sono respingenti, non è gradevole passarci”.
Dall’atteso confronto con gli uffici comunali, i residenti sono riusciti a ottenere una serie di misure per mitigare i disagi dovuti al cantiere (il problema principale è il montacarichi, che deve necessariamente essere esterno perché il palazzo è sottoposto a vincoli da parte della Soprintendenza). Innanzitutto l’eliminazione del dissuasore tra via della Maddalena è via Quattro Canti di San Francesco, per aprire un varco dedicato al passaggio, e poi il conseguente smontaggio del cantiere in via ai Quattro Canti di San Francesco. In questo modo sarà garantito anche l’accesso ad ambulanze e vigili del fuoco. La polizia locale passerà invece su via della Maddalena, nel tratto tra vico del Tempo Buono e vico Boccanegra, mentre il parcheggio per i motorini sarà spostato in vico Tartaruga.
Dal punto di vista della sicurezza, il Comune ha chieso a City Green Light di potenziare l’illuminazione sugli accessi di piazzetta Spinola e vico della Tartaruga, e di avvicinare il più possibile il cancello del cantiere al vicolo di piazza Posta Vecchia, così da evitare che si crei una nicchia per consumare stupefacenti o espletare bisogni, come d’altronde già accade. L’altro lato resterà invece obbligatoriamente chiuso, e così resterà per l’intera durata dei lavori, che è fissata a 18 mesi: se tutto andrà come previsto, per “liberare” i residenti sarà necessario attendere i primi mesi del 2025.
“L’incontro avvenuto l’altro giorno è il risultato di un percorso condiviso con la cittadinanza ormai da diversi mesi – è stato il commento del capogruppo in consiglio comunale della Lista Rossoverde Filippo Bruzzone, che ha seguito da vicino la vicenda – Abbiamo infatti effettuato un primo sopralluogo nel mese di gennaio a cui è seguito un secondo incontro con gli assessori interessati dove erano già state presentate le varie richieste delle comunità. Questo percorso è la prova che non può esserci promozione territoriale senza promozione sociale e che il centro storico ha tutta la voglia di avanzare idee e proposte per migliorare la vivibilità dei quartieri”.