Organici

Sanità, raffica di assunzioni a Genova: maxi concorso per 270 infermieri, caccia a 279 medici

Ma nel 2023 metà dei posti a bando per medici sono rimasti scoperti, Gratarola: "No ai contratti uguali per tutti, bisogna riaccendere la passione nei giovani"

gaslini sala operatoria

Genova. In arrivo un nuovo maxi concorso per infermieri destinati agli ospedali genovesi. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola durante il punto stampa sulla sanità in Liguria. Secondo una prima stima saranno 270 le assunzioni necessarie per sopperire alle necessità, anche se il numero fissato a bando sarà probabilmente più basso. E almeno altrettanti posti saranno attivati sul territorio del capoluogo per medici di diverse specialità.

Il bando sarà definito entro febbraio 2024 e le prime assunzioni scatteranno a settembre 2024. A gestire la procedura sarà l’ospedale policlinico San Martino di Genova, ma gli infermieri saranno destinati anche al Galliera, all’Evangelico e alle strutture della Asl 3.

“È impossibile conoscere tutti i dati, ma verosimilmente, tra naturale turnover e ipotesi di aumento delle necessità a vario titolo, 270 potrebbe essere il numero di infermieri necessari a far funzionare la macchina – spiega l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. Il numero scritto sul bando sarà magari più basso perché rispecchierà il fabbisogno attuale, ma probabilmente avverrà uno scorrimento della graduatoria. L’ultima è in qualche modo obsoleta, motivo per cui stiamo preparando un nuovo concorso”.

La sanità regionale spinge l’acceleratore anche sui medici: il piano di assunzioni per il 2024 prevede l’ingresso di 599 professionisti in tutta la regione, 279 solo su Genova (172 per la Asl 3, 39 al San Martino, 17 al Galliera, 51 al Gaslini) di cui 24 già inseriti in organico a gennaio.

Un obiettivo ambizioso, tenendo conto che nel 2023 i posti a bando per le varie specialità erano stati 335, poco più della metà, e di questi solo la metà sono stati effettivamente assunti (179). Tra le specialità più in sofferenza, com’è ormai noto, c’è la medicina d’urgenza: su 61 posti offerti solo 10 sono stati coperti.

“È necessario un intervento non solo regionale, ma una ridiscussione dei contratti nazionali di lavoro“, osserva l’assessore Gratarola, che poi si lancia in un appello: “Bisogna trovare gli strumenti per poter pagare di più chi fa attività che oggi non sono considerate appetibili. Bisogna avere il coraggio di dire che i contratti non possono più essere flat. Oggi i nostri ragazzi vanno all’estero, ma hanno una cosa in più: monetizzano il loro tempo libero. Per questo bisogna riaccendere la passione“.

E c’è anche un altro tema, quello delle carriere: “I contratti nazionali le hanno appiattite – denuncia Gratarola -. Io ero assistente, poi aiuto, poi ho fatto il primario. Oggi, se prendete un 30enne che entra nel mondo sanitario, tra 30 anni sarà lo stesso coi capelli bianchi.  Questo appiattimento toglie la passione che è un elemento cardine. Noi non costruiamo automobili in catena montaggio, noi ci occupiamo anche della parte interna delle persone, non possiamo permetterci un contratto uguale per tutti perché spegne la capacità e la voglia che i giovani hanno”.

Nonostante tutto la Liguria non naviga nelle acque peggiori: secondo il rapporto Osservasalute 2022 nella nostra regione ci sono 2,3 medici ogni mille abitanti, dato che la colloca al terzo posto a livello nazionale (dopo Sardegna e Valle d’Aosta) contro una media italiana di 1,8. Questo posizionamento fa il paio con quello relativo agli infermieri certificato dalla fondazione Gimbe.

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