Campomorone. Lo hanno trovato accoccolato sotto una morbida coperta di muschio, quello usato per foderare il presepe allestito nella chiesa di Torriglia: un moscardino, minuscolo roditore che appartiene alla famiglia dei ghiri.
L’animale, che trascorre l’inverno in letargo, aveva scelto il presepe come tana: arrivato il momento di rimuoverlo, grande è stata la sorpresa (e la tenerezza) di chi se lo è ritrovato davanti. Dopo l’iniziale incredulità, però, è scattato la chiamata agli operatori dell’Enpa di Campomorone per metterlo in sicurezza. E così il moscardino è arrivato al Cras, dove già era stato ricoverato un suo “compagno”, ritrovato durante i lavori di ristrutturazione di un muretto, addormentato (e poi svegliato) tra i rami di una siepe.
Entrambi resteranno al Cras sino alla primavera, quando potranno essere liberati in sicurezza nei boschi. I moscardini, molto elusivi, vivono infatti esclusivamente in noccioleti e nei boschi, e con l’avvicinarsi dell’inverno, dopo essersi costruito un nido di ramoscelli, vi si chiudono dentro arrivando a dormire per ben sei mesi. Se svegliati e disturbati, le loro chance di sopravvivenza si abbassano drasticamente, complice il freddo e la scarsità di cibo.
“I due moscardini hanno dei piccoli mini-appartamenti appaiati in cui possono dormire separatamente o a loro scelta dormire insieme – spiegano da Enpa – Sono davvero carinissimi, sembrano quasi finti da quanto sono belli. Aspetteremo l’inizio della primavera per poterli liberare in zona protetta, ma nel frattempo li ‘coccoliamo’ con cibo e cuccette calde”.