Presidio

Algowatt, 41 lavoratori in cassa integrazione: la protesta sotto palazzo Tursi

I lavoratori chiedono che la politica di prenda carico della loro situazione.

algowatt protesta

Genova. “La nostra azienda è così in crisi che persino i computer hanno iniziato a fare sciopero della tastiera”. È questo lo slogan scelto dai lavoratori di Algowatt, azienda informatica e di automazione che ha la sede principale a Genova, dove occupa una sessantina di dipendenti, per denunciare una situazione insostenibile con i lavoratori senza stipendio da dicembre e senza garanzie per il futuro.

I lavoratori, quindi, hanno dato vita a un presidi, davanti a Palazzo Tursi, dove poi incontreranno i capigruppo del Consigli9 Comunale di Genova. “Le prospettive sono terribili – spiega Alessandro Parodi, Rsu Fiom di Algowatt – perché si parla di 41 persone in cassa integrazione, 9 a metà cassa integrazione e le altre 13 al lavoro, abbastanza sicuri di non percepire stipendio”. I lavoratori chiedono che la politica di prenda carico della loro situazione.

“Noi chiediamo un intervento della politica per creare un canale di comunicazione con i commissari che amministrano l’azienda, con i quali non siamo ancora riusciti a parlare, ma anche un aiuto per cercare altri posti di lavoro per queste persone».

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