Sala stampa

Genoa, Gilardino: “Avevo chiesto un atteggiamento feroce e così è stato”. E su Dragusin si sbilancia

Il mister incassa i complimenti di Inzaghi e commenta l'interesse di club importanti per il difensore

alberto gilardino

Genova. Vittoria con Lazio e Roma, pareggio con Napoli, Juventus e Inter, sconfitta col Milan per 0-1 in modo rocambolesco e con un fallo di mano che fa ancora discutere. Solo con la Fiorentina una sconfitta senza appello giustificata dall’emozione dell’esordio in Serie A. Il 5 gennaio ci sarà la prova della sorpresa Bologna, in trasferta. Il Genoa ha confermato anche con la capolista nerazzurra di saper giocare a viso aperto anche contro corazzate che sembrano inarrestabili (42 gol fatti e 8 subiti con oggi per la squadra di Inzaghi). Le diverse assenze nei nerazzurri (Lautaro su tutti) non riducono il valore di questo pareggio ottenuto dopo che il Genoa era andato in svantaggio, com’era accaduto con la Juventus. Segno che questa squadra ha ormai quel dna che Gilardino predicava dall’inizio della stagione.

Bene ha fatto Gilardino a confermare Ekuban, generosissimo anche questa sera e a privilegiare l’esperienza, il carisma e la fisicità di Strootman.

Anche Inzaghi fa i complimenti in sala stampa: “Abbiamo giocato contro un avversario che sta bene fisicamente, mentalmente, che ha messo intensità in campo. Col vantaggio dovevamo essere più bravi nell’occasione del pareggio. Onore al Genoa che ha fatto una buona partita e ha meritato il pareggio. Ha dato fastidio a tutte le squadre”.

Questa sera, per uno scampolo di partita, si sono visti anche i “quattro tenori” insieme: Gudmundsson, Messias, Malinovskyi, Retegui. L’ex Milan e l’italo argentino evidentemente ancora non in condizione ottimale, ma ora Gilardino per la prima volta potrà avere l’imbarazzo della scelta. “Adesso sono cazzi miei“, dice con un sorriso e scusandosi, in sala stampa. “È una bella cosa, bellissima avere giocatori di qualità e struttura per un allenatore. Ora dipenderà dalle valutazioni che farò in base alla squadra avversaria che andremo ad affrontare. Ho giocatori importanti che stanno rientrando e mi auguro che il percorso di Retegui e Messias sia breve per tornare al 100%”.

Gilardino si dice “molto soddisfatto”, contento della prova dei suoi ragazzi. “Non era scontato e semplice giocare con una squadra così forte, noi abbiamo lavorato molto bene, ci siamo sacrificati, stasera abbiamo fatto vedere ottime cose con la palla e senza palla. Riprendere l’inter non è semplice, abbiamo tenuto il campo. Dico bravi ai ragazzi che hanno giocato dall’inizio e a chi è entrato: hanno dato un segno importante di portare a casa un risultato positivo. Avevo chiesto un atteggiamento feroce e così è stato“.

Entrando nel merito dei singoli Dragusin è ormai una colonna fondamentale proprio anche in fase offensiva sul gioco aereo: “Cerchiamo di creare presupposti per prendere più piazzati possibili, ci lavoriamo, ho uno staff bravo che mi dà una grandissima mano e Dragusin lo massacro sempre perché è alto due metri e deve entrare dentro come un treno, deve fare gol, è un giocatore importante e speriamo che non ce lo portino via per il 2024“. Gilardino poi aggiunge sempre sul mercato: “Sappiamo dell’interesse su Dragusin, ma anche su altri giocatori e mi auguro che non vada via nessuno e che la Società possa fare un sacrificio. Nello stesso tempo capirei la Società se dovesse cedere. Questa squadra è costruita da lontano, oggi a parte De Winter e Martin eravamo gli stessi che sono arrivati secondi in serie B. Abbiamo costruito qualcosa, dei valori, dei principi, portato avanti un ideale tecnico, tattico, umano, creato un dna forte e mi dispiacerebbe se qualcuno andasse via, ma se dovesse succedere continuerei a trasmettere entusiasmo”.

Gilardino si dice molto contento anche per Martin: “Non giocava da tempo, ha mostrato personalità, tecnica e qualità, ha fatto una linea difensiva eccellente, ma tutti hanno lottato, anche a centrocampo. L’obiettivo è mantenere intensità e qualità, non ci dobbiamo abbassare neanche di un millimetro. dobbiamo sempre correre su questa linea”.

Gilardino ringrazia anche pubblicamente Messias per sacrificarsi a fare il quinto a centrocampo: “So che non è il suo ruolo, che gli piace giocare più vicino alla porta, ma può esprimere anche lì le sue qualità”.

Sulla spinta subita da Strootman in occasione del gol dell’Inter non commenta: “Non voglio creare alibi o giustificazioni, voglio pensare solo al calcio giocato”.

 

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