Genova. “Non so se a giocare sono capaci, ma sicuramente sono f***e”. “Ma secondo voi, a qualcuna piace il c***o? O sono tutte dell’altra sponda?” “Dovrebbero davvero abolire questo sport al femminile, è un insulto. Magari dovrebbero essere chiamate paraolimpiadi, così sarebbe già più equo”. “Il calcio è maschile, nulla contro le donne. Il calcio fatto dalle ragazze non fa per me”.
Sono solo alcuni dei commenti social apparsi sui canali ufficiali blucerchiati sotto i post dedicati alla squadra Sampdoria femminile, che milita in serie A.
Veronica Battelani, Melania Martinovic, Elena Pisani e Yoreli Rincón li hanno commentati in un video diffuso su youtube dalla Società.
“Dopo le partite dai un’occhiata ai commenti sotto i post nel risultato finale, capita nel calcio femminile di trovare commenti non idonei quasi imbarazzanti da leggere. C’è gente che non capisce com’è il calcio femminile, c’è tanta discriminazione, non per il calcio, ma per la donna”. Rispondono le ragazze.
“Se leggo un insulto solo perché sono donna e gioco a pallone ha importanza zero, perché quella persona non ha tanto valore” sottolinea Martinovic.
“Ci aspettiamo di essere giudicate in quanto calciatrici” dice Elena Pisani.
L’associazione tra giocare a calcio, per una donna, e l’orientamento sessuale è purtroppo ancora uno dei principali motivi di discussione non solo sui social e le calciatrici della Sampdoria rispondono per le rime: “Ma che sponda parlano? Del fiume?” commenta Veronica Battelani in riferimento al commento sull’orientamento sessuale.
“Questa è omofobia. Al di là dello sport ognuno è libero di fare ciò che vuole nella propria vita privata, quando si parla di sentimenti. Perché nel calcio maschile non succede?” Sono i commenti delle ragazze.
Chi scrive commenti del genere non ha mai provato a guardare una partita di calcio femminile, gli capiterà una figlia che gioca a calcio.
E a chi dice che “sembrano uomini” replicano: “Ci sono tanti modi per essere femminili, loro probabilmente si fermano a quello più superficiale, ossia l’aspetto esteriore. Rincon aggiunge: “Certo, dobbiamo giocare con una divisa, mica vestite a festa”.