L'iniziativa

Aprire ai pedoni e alle bici la strada del porto tra Cavour e piazzale Kennedy: petizione e mail bombing all’autorità di sistema portuale

Milleduecento firme in tre giorni per l'iniziativa lanciata dai Cittadini sostenibili: "La mobilità sta cambiando, chiediamo alle istituzioni di ascoltarci"

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Genova. Una petizione che in tre giorni ha raccolto oltre 1200 firme e ora una campagna di mail bombing per sostenere la richiesta di aprire la strada da il porto antico a piazzale Kennedy che passa interna e lineare dentro il porto di Genova alle bici e ai pedoni.

A lanciare la campagna sono i cittadini sostenibili che da alcuni mesi promuovono iniziative e dibattiti su diversi temi tra cui proprio la mobilità alternativa.

“C’è un popolo delle biciclette e dei pedoni che cresce ogni giorno, ed è già sulle strade della città, a rischiare l’incolumità; non può stare fermo ad aspettare per altri 5-10 anni che vengano messe in opera piste ciclabili come la “super 11” per cui tutti facciamo il tifo – si legge nella petizione – Questo popolo vive ora e da troppo tempo la separazione tra l’area del centro storico/porto antico e tutta l’area val Bisagno/riviera di levante. Non può essere costretto a utilizzare corso Aurelio Saffi, per la faticosa salita, la maggiore lunghezza e il molto traffico. Non quando esiste una strada dritta e in piano che collega due zone così importanti della vita attiva della città. E’ un clamoroso buco nero nella mobilità che dev’essere con urgenza superato, e può cominciare subito, con un cambio di regolamento” 

La proprietà della strada è del porto di Genova e l’appello è al presidente dell’autorità di sistema portuale Paolo Signorini: “Sono troppi anni che sentiamo parlare di progetti enormi – spiega Giacomo D’Alessandro, volontario di Cittadini Sostenibili e promotore del progetto – che non sappiamo se e quando vedranno la luce, quando con un minimo di attenzione e un costo quasi zero molte cose potrebbero essere fatt. Questa è una”.

L’obiettivo è quello di chiedere all’autorità portuale l’apertura di un confronto: “Vogliamo quantomeno una reazione perché la mobilità sta cambiando e sono sempre di più i genovesi che si spostano a piedi o in bicicletta. Chiediamo che le istituzioni ne tengano conto”

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