Vicinanza

Protesta del latte sardo, la solidarietà degli allevatori liguri: “Rischio per tutti i settori agricoli”

Le proteste di questi giorni trovano sponda anche sulle coste della Liguria

Protesta degli agricoltori
Foto d'archivio

Genova. Dalle molte regioni di Italia arrivano le notizie di proteste di agricoltori e allevatori, una su tutte quella portata avanti dai pastori sardi. Battaglie che trovano la sponda anche in Liguria, dove gli agricoltori esprimono solidarietà, in nome di un rischio condiviso che attraversa trasversalmente tutto il settore agricolo.

«Proprio per questo, siamo consapevoli del fatto che, molto presto, anche le aziende agricole della Liguria potrebbero trovarsi in una situazione simile a quella dei loro colleghi sardi, siciliani o pugliesi: perché anche se parliamo di dimensioni diverse, il rischio è lo stesso e molto vicino – sottolinea Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Lo abbiamo nel settore delle piante aromatiche, dove le aziende vedono assottigliare sempre di più i loro margini, e questo perché per anni la competizione si è giocata sempre e soltanto sul prezzo, senza un’adeguata campagna di promozione coordinata di quello che è un prodotto di grande qualità, ma che non viene adeguatamente valorizzato come tale”.

Lo stesso rischio di crisi pende sul comparto dell’olivicoltura che, perdendo il treno della Dop, “rischia di disperdere un valore territoriale enorme come la salvaguardia della “taggiasca”, e tutto questo per l’interesse di corto respiro di chi predica localismo, tipicità e tradizione, salvo poi non disdegnare l’impiego di fornitori da tutto il mondo, concorrendo così a buttare a mare un tesoro che la nostra regione potrebbe invece sfruttare in ben altro modo e a vantaggio di tutta la filiera, dalla produzione alla trasformazione”.

È quindi evidente, secondo gli agricoltori liguri, che “questa politica si sta dimostrando del tutto inadeguata ad esaltare il patrimonio delle nostre eccellenze agroalimentari, e che questo continuo tirare la corda sul prezzo mette i produttori in uno stato di tensione crescente che, prima o poi, è destinata ad esplodere”.

Cia Liguria è “impegnata con la propria azione a riaffermare il giusto riconoscimento del valore del lavoro agricolo e dei prodotti locali, rivendicando il rispetto che il settore primario merita e operando in tal senso con strumenti concreti. Lo facciamo ogni giorno, attraverso un serio lavoro di contrattazione con tutte le parti della catena produttiva e commerciale che condividono con noi lo stesso obiettivo”.

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