Numero chiuso e test di ingresso all’università, protesta a Genova: la Regione “apre” agli studenti

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Genova. Un tavolo con il Ministero per collaborare insieme al MIUR e definire le modifiche ai tempi e al sistema dei test d’ingresso universitari alle facoltà a numero chiuso. E’ questa la richiesta che l’assessore al bilancio e alla formazione della Regione Liguria, Pippo Rossetti avanza al neo-Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini dopo l’incontro di questa mattina con il coordinamento degli studenti medi che sono scesi in piazza per protestare contro le sempre più restrittive condizioni di accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso e l’ulteriore riduzione del 23% dei posti a disposizione.

“Condivido – ha ribadito nell’incontro l’assessore Rossetti – le proteste degli studenti che hanno rappresentato una situazione sempre più insostenibile, sia per quanto riguarda il periodo di svolgimento dei test anticipati ad aprile proprio mentre è in corso la preparazione per l’esame di maturità, sia per le modalità di organizzazione che mettono in discussione pesantemente l’accesso degli studenti italiani all’Università. Tutto questo avviene oltretutto senza tenere conto che l’Italia, come dice l’OCSE, è fanalino di coda in Europa per numero di laureati, con il risultato di arrivare a gonfiare la partecipazione studentesca ad alcune facoltà considerate come scelte di ripiego dagli studenti”.

L’assessore ha dunque considerato favorevolmente la richiesta degli studenti affinché venga aperto un tavolo ministeriale per un confronto tra tutte le regioni con concreti progetti di modifica del sistema di accesso agli Atenei a numero chiuso.

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