Provincia. Piogge e temporali hanno inzuppato a tal punto il terreno da farlo sciogliere in un mare di fango. E’ successo questa mattina a Moneglia, dove un tratto della provinciale 68 del Facciù, una delle due che collega la cittadina all’Aurelia sul Bracco, è stato chiuso (al km. 3,850) perché sulla carreggiata si sono riversati cento metri cubi di melma da un versante privato il cui terreno sotto l’azione delle piogge battenti si è letteralmente liquefatto.
Lo strato di fango, tra i trenta e i quaranta centimetri di spessore, ha completamente ricoperto la strada, rendendola impraticabile, in due punti perché scivolando ha invaso anche un altro terreno prima di riversarsi di nuovo sulla carreggiata, più a valle. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Provincia per rimuovere il materiale e le
operazioni, in corso, proseguiranno anche domani.
La strada per ora resta chiusa “perché – dicono i tecnici – continua a scendere altro fango dal versante e perché anche quando sarà stato tutto eliminato, il problema principale per la sicurezza del transito resterà quello dei necessari interventi a carico dei proprietari privati del fondo per il contenimento e il drenaggio del loro versante”. La chiusura non isola alcuna abitazione.
“I due percorsi alternativi, sulla provinciale 55 di Moneglia e lungo la strada delle gallerie tra Moneglia e Riva permettono – dicono i tecnici provinciali – di limitare disagi che ci auguriamo siano comunque di breve durata, e legati a tempi e modalità di realizzazione dei lavori da parte dei privati”. Sul posto anche rappresentanti dell’amministrazione di Moneglia, che farà svolgere un sopralluogo tecnico da un geologo.
Quanto a Genova l’evento significativo delle ultime 24 ore è stata la pioggia, con cumulate puntuali fino a 100mm (Monte Cappellino); nel capoluogo sono scesi in totale circa 60mm.
La massa di aria fredda presente sull’Appennino nell’entroterra genovese (dove vigeva l’Allerta per neve), rende noto l’Arpal, è stata spinta verso la costa lungo le grandi valli esposte al Nord (Val Polcevera, Val Bisagno) dai venti settentrionali forti o di burrasca che hanno dominato sul flusso meridionale più mite, risultato invece meno intenso del previsto.