Domanda

Via Buozzi, cantiere infinito e marciapiede senza sbocco: a quando l’apertura della strada? fotogallery

Il percorso pedonale e ciclabile è interrotto ormai da anni tra via Adua e la zona del terminal traghetti lato mare: disagi per cittadini e turisti

di negro cantieri marciapiede

Genova. Non che non ci siano avvisi, anzi. Sono ben visibili e ripetuti a distanza di poche decine di metri. Ma non servono a eliminare il disagio che, quotidianamente, devono affrontare turisti e cittadini. Siamo in via Buozzi, a Di Negro, sulla strada che – per intenderci collega la zona della Lanterna e del Terminal Traghetti a quella della Stazione Marittima, di Principe e del centro città.

Una direttrice, quindi, sempre più battuta da turisti e croceristi i quali, però, non possono svolgere tutto il percorso a piedi, sul mare, a causa di uno dei cantieri più “infiniti” di Genova, quello sulla copertura del deposito del materiale rotabile della metropolitana. Il marciapiede e la pista ciclabile si interrompono sia lato via Adua in direzione ponente, sia in via Buozzi direzione centro. Ed è vero, ci sono le strisce pedonali, prima del blocco. Ma provate a fermarmi un quarto d’ora in zona e vedrete come le persone meno pratiche del posto si ritrovino a camminare sulla carreggiata o ad attraversare pericolosamente dove non è consentito.

In particolare, a interrompere la continuità pedonale, è il cantiere del secondo lotto dei lavori di completamento che comprendono un altro parcheggio, un’area pedonale attrezzata e la sistemazione del nodo semaforizzato fra via Buozzi e via Adua, per l’accesso a Ponte Parodi , in attesa della futura rotatoria.

I lavori sono già finanziati, ma ormai da qualche tempo nulla o poco si muove. Almeno dall’inizio dello scorso anno quando finalmente vennero ultimati e resi fruibili il parcheggio di interscambio sia il passaggio verso il lato mare della metropolitana di Di Negro.

Il cantiere, primo lotto compreso, si è aperto nel 2010. Avrebbe dovuto essere ultimato due anni più tardi. La parte relativa all’ampliamento del deposito della metro è curata da Ansaldo, mentre la parte in superficie – parking, pista ciclabile, area attrezzata – sono realizzate su progetto ed esecuzione di Aster.

La domanda, anzi, le domande che si pongono i genovesi sono: quanto dureranno ancora i lavori? Sarà possibile iniziare ad aprire un varco pedonale prima che i lavori stessi siano ultimati in modo da ovviare al problema in via temporanea?

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