Furti in casa

Rapallo, si fingeva “maresciallo” per derubare anziani. Arrestato da Carabinieri, quelli veri

Fondamentali per le indagini le testimonianze delle vittime e le tecnologie di riconoscimento facciale

carabinieri stazione loano
Foto d'archivio

Genova. Si presentava alla porta esibendo un falso tesserino dei Carabinieri, dichiarandosi maresciallo per farsi aprire la porta da donne anziane sole. Con la scusa di un’indagine su presunte banconote false, si faceva consegnare soldi e gioielli. Incastrato dalla video sorveglianza e dal riconoscimento facciale del software dei militari.

L’epilogo ieri sera, quando i Carabinieri di Rapallo hanno tratto in arresto C.P. classe 1965, con ordinanza di custodia Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di Genova per i reati di furto in abitazione ai danni di ultra settantenni, e sostituzione di persona.

Le indagini sono iniziate lo scorso settembre dopo la denuncia di una anziana abitante di Rapallo, a seguito di un furto. Durante sopralluogo presso l’abitazione della vittima, quest’ultima ha raccontato che un uomo, con un tesserino attestante la sua appartenenza ai Carabinieri, si era presentato a casa sua chiedendole di mostrargli tutto il denaro contante in casa in quanto, da “un’indagine”, era emerso che la donna aveva ritirato all’Ufficio Postale delle banconote false. L’uomo si era fatto consegnare i contanti e, una volta carpita la buona fede della vittima, le aveva chiesto di visionare anche i preziosi custoditi in casa che dovevano essere controllati con una bilancia speciale per accertarne l’autenticità.
Il malfattore, a questo punto, con la scusa di dover andare a prendere la famigerata “bilancia” in auto, approfittando di un momento di distrazione della donna, si era dileguato con contanti e monili.

A seguito di tale episodio, i militari sono riusciti a ricostruire in tutto ben 5 episodi simili tra Rapallo, Uscio e Chiavari tra l’8 e il 29 settembre 2016. Il “finto maresciallo” in circa 20 giorni aveva sottratto contanti e monili per diverse migliaia di euro. Le indagini hanno permesso di riscontrare lo stesso modus operandi in tutti gli episodi che avevano come obiettivo donne ultra settantenni che abitano da sole.

In un caso, quello avvenuto a Uscio, la donna, memore dei consigli della locale Stazione Carabinieri, si era insospettita dal fatto che il malvivente fosse in abiti civili e non uniforme, così come più volte ribadito nella campagna anti truffe dell’Arma dei Carabinieri. L’anziana non solo non gli ha consegnato le banconote ma lo ha fatto desistere da ogni intento criminale rispondendo, nonostante le richieste incalzanti di visionare le banconote, di voler aspettare il figlio che stava per arrivare a casa di lì a poco. Il sedicente “maresciallo”, visto l’evolversi negativo della situazione, si era dato alla fuga con una scusa.

Grazie agli impianti di videosorveglianza dei Comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Santa Margherita Ligure, i militari della Stazione CC Rapallo con pazienza e minuziosa attenzione hanno proceduto ad acquisire tutti i video di interesse finché non hanno individuato il motociclo più volte segnalato anche dalle vittime. Una volta acquisita la targa del veicolo è stato possibile “pedinarlo” attraverso le immagini acquisite, anche durante i rifornimento di carburante, durante gli spostamenti a piedi senza casco, nei giorni in cui erano accaduti i furti.

Dai fotogrammi e grazie anche all’applicativo Weblase dell’Arma dei Carabinieri per il riconoscimento facciale, i militari della Stazione riuscivano ad identificare il famigerato ladro e sedicente “investigatore”.
L’uomo, di etnia rom, con numerosi precedenti contro il patrimonio e taluni anche specifici, veniva individuato nel vercellese, ad Arborio grazie anche alla collaborazione della locale Stazione Carabinieri, e tratto in arresto. Dopo le formalità di rito il “falso carabiniere” è stato tradotto nel carcere di Vercelli dai carabinieri, quelli veri.

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