Da Pentothal a Zanardi passando per Pertini: il genio di Andrea Pazienza in mostra al Museo Luzzati

Genova. Il genio ribelle e ironico di Andrea Pazienza sarà protagonista da oggi, giovedì 25 luglio, e per tutta l’estate, di una grande mostra al Museo Luzzati. Cento tavole originali, tra fumetti e dipinti, di uno degli autori italiani più popolari e irriverenti del secondo dopoguerra.

Un’ampia antologica, la più grande mostra degli ultimi 15 anni dedicata al fumettista e pittore, morto prematuramente nel 1988, a soli 32 anni. “Il nostro obiettivo è stato quello di fare in modo di dialogare con tutte le realtà possibili del suo linguaggio, con la sua creatività geniale”, dichiara Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati.

I lavori di Pazienza sono esposti in ordine cronologico e si trovano tutte le opere che hanno lasciato un segno indelebile. “Le opere sono divise in grandi sezioni, quindi iniziamo con le straordinarie avventure di Pentothal, poi troviamo le tavole del presidente Pertini, rappresentato come capo partigiano, il cui luogotenente è lo stesso Pazienza – spiega Simona Castelletti, curatrice della mostra – Si prosegue con Zanardi, che ritorna anche successivamente, forse il personaggio che più permette a chi non conosce il mondo dell’artista di avvicinarsi alla sua arte”.

Qui si ritorna a uno degli scopi della grande esposizione. “Abbiamo creato sezioni per fare in modo di non confondere, ma presentare l’artista con visioni complessive delle opere e non lasciare quindi filoni aperti”, conclude castelletti.

Una grande esposizione, che rappresenta tutto il genio del grande artista. “Credo che Andrea abbia lasciato molte eredità, ma quella più importante penso sia l’essere sempre stato se stesso e aver rappresentato se stesso nella sua arte. Credo che in questo senso sia uno degli unici nel panorama della cultura italiana – dichiara Marina Comandini, vedova Pazienza – La presenza dei lavori di Andrea, poi, si ritrova in opere altrui, che traggono ispirazione da lui”. Insomma, una mostra da non perdere, per appassionati e non.

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