Genova. Quanto è costato il Tricapodanno di Genova? Esattamente un milione e 280mila euro per tutte e tre le serate. È quanto emerge dai documenti pubblicati dal Comune subito dopo l’evento di San Silvestro in piazza De Ferrari prodotto da Mediaset e trasmesso in diretta su Canale 5. Una cifra grossomodo in linea con quella annunciata dal governatore Giovanni Toti nella prima conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa e superiore rispetto allo stanziamento dell’anno scorso che superava di poco i 700mila euro.
Poco lusinghieri sono tuttavia i dati ufficiali Auditel degli ascolti nella notte del 31 dicembre. Nonostante il Capodanno in Musica condotto da Federica Panicucci abbia totalizzato oltre 2,6 milioni di spettatori con uno share del 18,14% nella fascia della prima serata (fino all’una), L’anno che verrà su Rai1 ha vinto a mani basse registrando 6,2 milioni di telespettatori e uno share del 40,06%. L’evento della tv pubblica è stato trasmesso da Crotone con la guida di Amadeus.
L’anno scorso l’affidamento del Tricapodanno era finito sotto la lente della magistratura, anche se l’inchiesta dopo il clamore mediatico si era arenata. Anche quest’anno l’aggiudicazione a Mediaset è avvenuta senza una vera e propria gara. Il Comune di Genova, tramite un accordo quadro stipulato con l’agenzia regionale InLiguria, ha indetto una procedura negoziata senza bando sulla piattaforma Maggioli ai sensi dell’articolo 76 del nuovo codice degli appalti, che prevede questa possibilità nei casi in cui “lo scopo dell’appalto consiste nella creazione o nell’acquisizione di un’opera d’arte o rappresentazione artistica unica”.
Nel capitolato, a differenza di un anno fa, sono stati inclusi tutti i servizi accessori, compresa la comunicazione. L’intero pacchetto è stato quindi assegnato a Radiomediaset per un milione e 50mila euro più Iva, per la cifra complessiva finale di 1,281 milioni equamente suddivisi tra Comune di Genova e agenzia InLiguria.
Per il Capodanno 2023 l’assetto degli affidamenti era stato molto più frammentato. Dal Comune di Genova erano usciti 148.500 euro per la Duemilagrandieventi, 133.419,29 euro pagati alla Genetiko Communication, azienda dell’orbita di Radiomediaset, 165.920 euro destinati a Publitalia 80, la concessionaria pubblicitaria del gruppo, nell’ambito di una campagna di comunicazione “a tappeto” da oltre 200mila euro e altre spese minori. Dall’agenzia InLiguria erano arrivati altri 218mila euro per l’organizzazione dell’evento, l’accomodation di operativi, troupe e artisti e per la fornitura di uno schermo al Porto Antico.
Intanto imperversa la polemica social sulle cifre del pubblico presente in piazza De Ferrari. Secondo il comunicato diffuso dalla Regione erano 40mila le persone che assistevano allo spettacolo, ma in tanti hanno fatto notare che l’area misura circa 10mila metri quadrati e questo implicherebbe una densità di 4 persone al metro quadrato, abbastanza pericolosa in termini di sicurezza. Per offrire un termine di paragone, lo stadio Ferraris completamente gremito può contenere 33.205 persone.
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