Genova. “Siamo passati da 400-500 a 1.600 abbonamenti al giorno. Il successo della rivoluzione tariffaria è evidente”. Sono i dati forniti oggi in consiglio comunale dall’assessore comunale Matteo Campora in risposta all’interrogazione presentata da Donatella Alfonso (Pd) a poco più di una settimana dall’entrata in vigore dei nuovi titoli di viaggio. Numeri riferiti alle vendite totali, compresi perciò sia i rinnovi sia le nuove sottoscrizioni.
“È stato un vero successo – sottolinea Campora -. La finalità è mettere al centro della mobilità il trasporto pubblico ed è stato fatto in maniera innovativa per il fatto di considerare la città metropolitana un bacino pubblico. Una volta un residente dell’entroterra tra corriera e autobus pagava 650 euro, oggi ne paga 295 perché trasporto urbano ed extraurbano sono la stessa cosa. Questa riforma può essere migliorata, ma dobbiamo esserne orgogliosi tutti perché Genova è all’avanguardia”.
L’esplosione delle tessere annuali è trainata soprattutto dagli utenti già abituati a viaggiare con abbonamento mensile, attratti dalla maggiore convenienza dell’annuale ribassato di 100 euro. Sarebbero invece 45mila i CityPass gratuiti rilasciati a over 70, anche se fino al 30 aprile basta la carta d’identità. “C’è stato un assalto alle biglietterie – ammette Campora – per questo siamo intervenuti per garantire un servizio migliore rafforzandolo anche con l’aiuto delle associazioni dei consumatori”.
Diverse critiche sono arrivate tuttavia per la limitazione oraria sugli anziani, tenuti a pagare il biglietto prima delle 9.30: “L’orario di punta è dedicato soprattutto a lavoratori e studenti. Gli over 70 che lavorano rappresentano una minoranza, così come i nonni che portano i nipoti a scuola. Non possiamo andare a disciplinare tutti i casi”. Perplessità – ribadita dalla consigliera Alfonso – anche per la scelta di estendere la gratuità a tutti, a prescindere dalla fascia di reddito.