Genova. Per domani, martedì 19 settembre, l’Usb ha indetto una nuova giornata di sciopero per i lavoratori della cooperativa Lanza del Vasto. “Alla vigilia della prima udienza di fronte al tribunale fallimentare e con la prospettiva dell’ennesima mensilità non pagata, Usb e Cgil hanno proclamato una nuova giornata di mobilitazione per smuovere le istituzioni, Regione Liguria e Comune di Genova in primis, dal loro torpore”, si legge in una nota del sindacato.
L’appuntamento è alle 10 in piazza Dante, seguirà una manifestazione, probabilmente il sindacato e i dipendenti si muoveranno in direzione del consiglio regionale.
“Stipendi e tredicesima non pagati, servizi al collasso, nessuna chiarezza sul futuro , lo spettro del fallimento – si legge in una nota dell’Usb Lavoro Privato – Questa la realtà, o meglio l’incubo, in cui sono precipitati lavoratrici e lavoratori di Lanza del Vasto dalla fine dell’anno scorso. Una situazione deflagrata a fine 2022 con il blocco dei conti e il mancato pagamento della tredicesima, che nel giro di pochi mesi ha visto dimezzarsi il numero dei dipendenti della coop e costretto chi è rimasto a pesanti sacrifici e condizioni di lavoro sempre più pesanti e insostenibili”.
“Tra le ragioni della protesta i continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni (ad oggi sono stati effettuati i bonifici di quote di acconto pari al 40% di giugno), gravi problemi logistico-organizzativi causati da esodi di massa con conseguente riduzione degli organici e mancanza di liquidità per erogare i servizi; carenza, in alcuni casi assenza, di forniture del materiale di consumo”, aggiunge la Funzione Pubblica Cgil Genova.
“Il gruppo dirigente della cooperativa in questi mesi, lungi dall’ammettere responsabilità e incapace di fornire soluzioni, ha cercato invece di ribaltare la responsabilità della situazione su lavoratori e soci, rei di aver detto basta a questo stato di cose – prosegue l’Usb – ancor più grave però l’inerzia e l’assenza delle istituzioni considerato che i servizi gestiti dalla Cooperativa sono servizi pubblici essenziali finanziati con fondi pubblici”.
“Serve un intervento deciso che fermi questo scempio , dia garanzie ai lavoratori su stipendi e posto di lavoro e garantisca i servizi all’utenza. Vogliamo chiarezza sulle (presunte ) trattative in corso con altre realtà del settore e garanzie contro soluzioni-spezzatino che non salvaguardino tutti i lavoratori. Invitiamo quindi tutte le lavoratrici e i lavoratori a scioperare e manifestare per chiedere risposte e reclamare l’attenzione che merita il loro delicatissimo lavoro”, conclude il sindacato.