Genova. Multati di 100 euro dalla polizia locale perché vivono per strada. È il caso denunciato su Facebook da Stefano Martorana, un volontario genovese che ha raccolto la testimonianza di Emma e Giovanni, una coppia di clochard sanzionati all’angolo tra via Odoardo Beccari e via Costantino Morin, nei pressi di piazza Rossetti alla Foce.
“Occupava con scatoloni ed effetti personali il marciapiede”: questa la violazione contestata all’uomo, un 40enne, che la mattina dello scorso 24 gennaio si è visto consegnare il foglietto, senza tuttavia firmare il verbale. I due senzatetto, insieme al loro cagnolino Rex, si erano accampati per strada con cartoni, coperte, scorte di cibo e acqua, vestiti e un carrello del supermercato.
La norma infranta è l’articolo 9 del regolamento di polizia urbana, quella che vieta di “occupare senza titolo ovvero plausibile giustificazione, anche con oggetti facilmente trasportabili o di minimo ingombro, il suolo pubblico e quello privato soggetto a uso pubblico”. Non avere una casa, pertanto, non è ritenuta una “plausibile giustificazione”.
“Personalmente non condivido la sanzione – commenta il comandante della polizia locale Gianluca Giurato, interpellato da Genova24 sulla vicenda – ma purtroppo esiste questa regola all’interno del regolamento di polizia urbana e diversi cittadini hanno chiesto l’intervento verificando che l’agente compisse quanto previsto”.
“Non ci sono particolari disposizioni, c’è un regolamento”, si limita a commentare l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale, Sergio Gambino, facendo notare che è stata fatta semplicemente rispettare una disposizione comunale.
“Sono persone che non hanno nulla da mangiare, negli scorsi giorni mi sono fermato un po’ a parlare con loro – racconta Stefano Martorana, residente di Sant’Eusebio che cerca di aiutare le persone bisognose pur non aderendo ad alcuna associazione -. Lei è spagnola e ha problemi di salute, lui è romeno, da quanto ho capito hanno due figli e quando possono prendono qualcosa alla Caritas anche per loro”.
Impossibile per loro trovare ospitalità in strutture di accoglienza perché nessuno accetta il loro amico a quattro zampe: lo stesso problema che denunciava sulla nostra testata un’altra senzatetto, sanzionata tre anni fa a Sestri Ponente perché violava le norme anti-contagio.
“Non mi permetto di contestare nessuno, ma purtroppo questa multa non serve a nulla, se non a lavarsene le mani – prosegue Stefano -. Anziché le sanzioni servirebbe un’attività mirata per censire i senza fissa dimora e capire le loro reali necessità. Ci vorrebbe un’organizzazione che si prenda carico di loro”.