Genova. “Quando ci sono da scrivere nuovi episodi della soap opera relativa alla Gronda di Genova, la Lega non è seconda a nessuno. Il viceministro Rixi ha annunciato ai quattro venti il via ai lavori subito, addirittura entro la fine dell’anno. Non è chiaro su quali basi, visto che Autostrade per l’Italia non può affidare i lavori a una sua partecipata e comunque è chiamata a dar vita alle gare d’appalto, nonostante il vuoto normativo creatosi dopo che la Consulta ha dichiarato incostituzionale l’articolo 177 del Codice Appalti”.
Così il senatore del M5S Luca Pirondini, che poi continua: “Le cose sono due: o Rixi racconta favole, oppure ignora i tempi medi di una gara d’appalto nel nostro Paese. Oltretutto è avvolto nel mistero il nodo delle coperture dei 4,5 miliardi previsti per la realizzazione dell’opera, somma giocoforza lievitata a causa di inflazione e ritardi. Ricordiamo che la Gronda è fuori dal recinto del Pnrr, in quanto la durata dei lavori prevista è di almeno un decennio”.
“Pertanto, riteniamo che l’esecutivo debba fare un’operazione chiarezza, e a tal proposito ho presentato un’interrogazione al ministro Salvini per chiedergli di darci lumi in Senato. In primis sulle sparate del suo viceministro, in seconda battuta sul perché non venga preso in considerazione il progetto alternativo del prolungamento del tunnel di via Guido Rossa. Un progetto che il Movimento 5 Stelle ha sposato da tempo perché, come a Genova sanno ormai tutti, ha costi decisamente inferiori, oltre a essere meno impattante sull’ambiente e realizzabile in tre anni soltanto”.
“Invece di fare ogni giorno uscite roboanti e propagandistiche, il Governo dica la verità. I cittadini genovesi lo meritano”, conclude Pirondini.