Genova. Avevano aperto i battenti a fine giugno, ma sono pienamente operative da oggi, le sale del nuovo blocco operatorio dell’Ospedale Policlinico San Martino. 10 moderne sale operatorie di cui una dedicata alla chirurgia robotica, attività rilevante e innovativa che coinvolge già la chirurgia generale e coinvolgerà anche altre chirurgie specialistiche, ed un’altra ibrida, dotata cioè di un moderno angiografo e strumentazioni che consentono interventi condotti con tecnica endovascolare e sotto controllo radiologico ma anche con tecnica open o mista quando questo fosse necessario.
La realizzazione, iniziata nel luglio 2015 con il bando di gara, ha duramente impegnato la direzione ed i tecnici del Policlinico. Nel 2017 l’inatteso fallimento dell’azienda capofila della associazione di impresa responsabile della realizzazione dell’opera, una palazzina di 2 piani sul retro del Monoblocco accanto all’edificio dei nuovi laboratori ormai noto come “fagiolone”, aveva creato serie difficoltà tanto da mettere in dubbio l’intera realizzazione che doveva essere inderogabilmente completata entro il 31 dicembre 2019 pena la perdita dei finanziamenti.
La tenacia e la determinazione della dirigenza dell’ufficio tecnico unita al costante e continuo supporto degli uffici regionali hanno permesso di ricostituire rapidamente il gruppo di imprese per la realizzazione assegnando l’incarico di capofila alla ditta seconda classificata alla gara d’appalto, il Consorzio genovese CMCI.
Il nuovo blocco consta di 10 sale operatorie totalmente nuove ed attrezzate cui si aggiungeranno altre 4 sale del vecchio blocco operatorio che sono andate incontro ad un processo di upgrading. Saranno disponibili ampie aree con postazioni completamente monitorizzate che garantiscono la totale sicurezza sia nella fase di preanestesia prima dell’intervento chirurgico che la gestione dell’immediato postoperatorio.
Inoltre l’inizio dell’attività in questa nuova ala permetterà di avviare lavori di manutenzione, ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi nell’intero Monoblocco per la totale gestione chirurgica ed intensivistica dei pazienti più complessi in questa unica sede.
Nell’ambito della ridefinizione degli spazi, sono state ricavate 8 nuove postazioni per la terapia intensiva. Il costo dei lavori complessivo è stato di 21 milioni.