Si è concluso domenica il Campionato del Tigullio – Trofeo Renato Lombardi dopo un week end dalle condizioni meteo incerte, variegate e capricciose. La vittoria è andata all’Airone Vittorio d’Albertas, che peraltro neppure era presente. Era infatti volato via dal Tigullio e c’è chi dice di averlo avvistato a Porto Cervo per compiti istituzionali legati alla sua attività lavorativa.
Altro dato saliente da anticipare è quello che riguarda Filippo Jannello che con il suo Cicci riporta a casa il bel Trofeo intitolato al grande Maestro – o Zio – Renato Lombardi, un trofeo che viene attribuito tenendo conto di tutte le prove corse senza alcuno scarto. Jannello, l’aveva sempre vinto dalla sua istituzione. Nel 2017 però Vinz Penagini si era messo di mezzo e se ne era, meritatamente, impossessato.
Per l’occasione sono arrivati da fuori anche Fabio Pardelli e Nello Ottonello, ed è rispuntato dopo qualche assenza Danilo Chiaruttini. L’obiettivo per alcuni era di disputare le quattro prove in programma come allenamento in vista dell’Italiano a Punta Ala. Per altri, con posizioni di media classifica, la speranza era di rosicchiare qualche punto e risalire un po’ in classifica generale. Sabato, però il vento ha continuato a girare da tutte le parti e dopo esser uscito da Zoagli è calato del tutto costringendo i frustrati dinghisti a tornare a casa.
Domenica invece il vento è arrivato e poco dopo l’ora prevista è stato dato il via. Il vento era da stare bene alle cinghie e tra le prime posizioni c’è stato subito gran battaglia tra Marcello De Gasperi, in testa a lungo, Andrea Falciola, Aldo Samele, Filippo Jannello, Vinz Penagini e Federico Pilo Pais. A seguire Ottonello, Lodigiani, Carmagnani, Pedone e un Castellaro, in grande spolvero.
Arriva l’ultima poppa e in prossimità della boa il colpo di scena, col vento che gira di 180 gradi e si imbizzarrisce, mentre si materializza una burrasca col suo seguito di autorevoli nuvoloni e pioggia. Ci si mette di bolina, si fa lo stocchetto, si taglia una linea di arrivo sui generis con la barca giuria che danza col vento e la invade. Nel trambusto generale, Aldo Samele, il più pronto e veloce a reagire, si porta in testa e taglia per primo l’arrivo.
Dietro di lui Falciola, Jannello, De Gasperi e Penagini che si lanciano seguiti via via dagli altri in una splendida cavalcata sotto la pioggia verso il porto di Santa Margherita.