Genova. “I cantieri, quelli grossi, li vedrete dall’anno prossimo, ma già dopo l’estate inizieranno quelli delle attività propedeutiche”. Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia dà il cronoprogramma di massima della cosiddetta gronda di ponente, dopo l’incontro con il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Signorini.
“L’opera ha avuto tutte le autorizzazioni necessarie e quindi stiamo partendo – conferma Castellucci – i cantieri partiranno l’anno prossimo, quelli importanti, le attività propedeutiche dopo l’estate, insieme al bando per tutti i grandi lavori”. Castellucci ha anche confermato che, dopo l’esito della sperimentazione di qualche mese fa, la rampa di via Cantore, tra Sampierdarena e la soprelevata, non sarà abbattuta.
Parlando di gronda, dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte del Ministero dei trasporti e infrastrutture il 7 luglio scorso, c’è stato il passaggio – nel 2018 – dell’approvazione del piano economico finanziario. L’iter autorizzativo è dunque terminato. Dall’inizio dei cantieri si prevedono 10 anni di lavori, per un costo di 110 milioni di euro per ogni chilometro di tracciato.
Il tracciato della gronda prevede 72 nuovi chilometri di autostrada, con 23 gallerie per 54 chilometri, 13 viadotti nuovi. In ballo ci sono anche 9 milioni di metri cubi di materiale di smarino per l’ampliamento propedeutico del sedime portuale a Pra’-Voltri.
Secondo quanto spiegato da Autostrade il progetto “gronda” è accompagnato da un piano di monitoraggio ambientale, sviluppato secondo linee guida del Ministero dell’Ambiente e indicazioni emerse nell’ambito della Via, condiviso e approvato da Arpal. Verranno acquisiti più di 18.000 campionamenti su tutte le componenti ambientali e i risultati confluiranno nelle banche dati territoriali e sul sito web dedicato e consultabile da tutti www.grondadigenova.it: sono già iniziati alcuni campionamenti relativi a atmosfera, fauna, vegetazione, acque sotterranee e superficiali mentre a giugno inizieranno quelli su vibrazioni e rumori.
Sono in corso 130 interventi di ricollocazione o rimozione di interferenze e sottoservizi, l’acquisizione di 414 unità immobiliari interessate dal passaggio della gronda (98 residenziali, 36 unità produttive, 280 terreni) e indagini magnetoscopiche e archeologiche mentre inizierà a settembre l’indagine di 880 mila metri quadri di terreno relativa all’eventuale presenza di residuati bellici da bonificare.
“Oggi la notizia è che la politica a Roma fa le sue cose, noi ne facciamo altre qui, portando avanti il progetto della gronda – dice il presidente della Regione Giovanni Toti – progetto voluto dal 76% dei genovesi”. “Le grandi opere come la Gronda hanno già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, riguardano piani di investimenti di concessionarie pubbliche, quindi non c’e’ urgenza di copertura finanziaria su nessuna infrastruttura – spiega Toti”.
“Abbiamo visto il project planning – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci – molto aggressivo, ci piace. La gronda consentirà di aiutare, tra le altre cose, il traffico portuale in and out, un tipo di traffico difficile da gestire”. Bucci spiega che oltre al dialogo sulla gronda in sé si è aperto un tavolo di lavoro su altre questioni, come la liberalizzazione del tratto tra Pra’ e Genova Ovest. Sul tavolo, ma in maniera solo ipotetica e, precisa Bucci, senza alcun finanziamento, c’è ancora l’idea del tunnel sub-portuale tra San Benigno e la Foce.