Genova. Quell’auto, una Nissan Micra di colore chiaro, l’avevano già notata nelle scorse settimane aggirarsi nel quartiere di Albaro e quando ieri sera l’hanno vista parcheggiata davanti a un lussuoso condominio i poliziotti della sezione antirapine della squadra mobile di Genova hanno deciso di appostarsi.
Un’attesa lunga, durata quasi sette ore, ma non un’attesa vana. All’alba infatti gli investigatori hanno visto un uomo uscire dall’edificio con un grosso borsone mentre l’altro nel frattempo si era messo al posto di guida e li hanno fermati. Dentro il borsone c’erano contanti per circa 160mila euro e gioielli e orologi molto costosi. L’ammontare del bottino sarebbe in tutto di oltre un milione di euro.
Sono stati proprio i poliziotti coordinati dal vicedirigente Antonino Porcino a risalire alla vittima del furto, un facoltoso imprenditore genovese del settore alberghiero che si trovava in vacanza in montagna con la famiglia.
I due arrestati sono cittadini albanesi, entrambi incensurati, hanno 35 e 38 anni. Uno di loro vive a Genova e ha lavorato in passato nel settore dell’edilizia, l’altro fa la spola tra l’Italia e l’Albania. Un trasfertista secondo gli investigatori, che ritengono la coppia abbia commesso numerosi furti, tra cui quelli avvenuti di recente in via Nizza e in via Gobetti, sempre ad Albaro. In un box nel quartiere di Marassi di proprietà le ladro ‘genovese’ sono stati trovati una scala pieghevole, diversi flessibili, un binocolo ad alta definizione e numerosi altri attrezzi da scasso, oltre che alcuni oggetti di valore provenienti dai precedenti furti.
I due sono stati arrestati in flagranza di reato ma non è escluso che a loro carico, possa nelle prossime settimane essere emessa un’ordinanza di custodia cautelare. Le indagini proseguono per capire se la coppia abbia svaligiato altri appartamenti magari in quartieri limitrofi.