Attacco

Agenzia dei rifiuti, Garibaldi (Pd): “Già ferma al palo, la destra litiga sul nome del commissione”

"Una spartizione di poltrone a carico dei cittadini", secondo il capogruppo Dem in consiglio regionale. Lista Toti: "Da Pd attacchi inutili come loro"

consiglio regionale

Liguria. “Dal primo di luglio è entrata in vigore la nuova Agenzia regionale dei rifiuti: la Giunta ha fatto approvare in fretta e furia, in un consiglio durato fino alle 3 di notte, questa nuova Agenzia – che costa circa 800mila euro ai cittadini e che scarica sui cittadini i propri costi – ma a oggi, 14 luglio, non è ancora attiva. Infatti manca il Commissario, che doveva essere nominato il 1° luglio e aveva il compito di attivarla”.

Così il capogruppo del Partito Democratico Articolo uno in Regione Liguria in merito al ritardo della partenza dell’agenzia dei rifiuti.

“Il motivo del ritardo però non è certo da cercare nella scelta della gestione migliore dei servizi, né sul confronto con Comuni, Province e Città Metropolitana, a cui questa Agenzia toglierà voce e poteri. Più semplicemente è dovuto all’ennesima lotta interna al centrodestra sul profilo a cui affidare l’incarico del Commissario, da oltre 140mila euro l’anno”, continua Garibaldi.

“Conoscendo le nomine del centrodestra di Toti, l’ennesima lottizzazione tra forze politiche, per un’Agenzia inutile e dannosa, che sarà solo un costo in bolletta in più per i cittadini e che non porterà nessun miglioramento nella gestione dei rifiuti”, conclude il capogruppo Dem.

A stretto giro la replica della Lista Toti: “L’inutilità di Garibaldi e del Pd sui rifiuti l’abbiamo vista in tutti questi anni, prima nel non averli saputi gestire poi perché in tutti questi anni non hanno mai dato un contributo o votato nessun provvedimento che ha fatto svoltare la Liguria, né la nostra legge dei rifiuti del 2015 sulla raccolta differenziata, né il Piano Regionale dei Rifiuti, né tantomeno la nostra agenzia che sarà il salto di qualità sull’impiantistica”.

“Ora Garibaldi si è inventato diatribe politiche dove non ci sono – continuano gli arancioni – ci sono invece valutazioni in corso su chi saprà meglio interpretare il ruolo di commissario per un’agenzia che rappresenterà il vero salto di qualità sulla pianificazione degli impianti. Un bel tacer non fu mai scritto”.

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