Genova. La corsa disperata, poi le cariche una via l’altra contro le reti, finchè uno di loro non trova un varco e con il suo corpo massiccio riesce sfondare dando il via all’evasione di tutto il branco. Questo il video che circola in queste ore in rete e che mostra come le reti installate per il contenimento della peste suina spesso sembrano inefficaci per contenere i cinghiali.
Il video è stato condiviso su facebook su una pagina dedicata ai cacciatori, “Il Nuovo Cacciatore Piemontese“, e stando alla descrizione dovrebbe essere stato registrato a Rossiglione. E ha già fatto ovviamente il giro del web: l’audio originale è stato rimosso, e al suo posto compare qualche secondo di una celebre hit dei Dire Straits dal titolo a tema, ‘Money for Nothing‘, che tira una frecciatina, o meglio una schioppettata, per queste reti di contenimento, che di contenimento ne fanno poco.
Alcuni dubbi sono stati sollevati riguardo la autenticità del video stesso: secondo alcuni esperti, infatti, vista la vegetazione in apparenza ‘estiva’ non si tratterebbe di un video recente e non registrato a Rossiglione, dove le rete sono arrivate solo in autunno, con qualche ritardo sulla tabella di marcia, come denunciato da Confagricoltura. Fatto salvo che quest’anno abbiamo avuto temperature primaverili fino a novembre, la sostanza non cambia: le rete per il contenimento anti cinghiale (in questo video l’installazione documentata da Regione Piemonte in cui si vede che si tratta dello stesso tipo di recinzioni del video dell’evasione dei cinghiali) sembra non essere efficace come forse si sperava, come denunciato diverse volte anche da Coldiretti e anche dalla Confederazione italiana agricoltori.
I cinghiali del video sono esemplari di grosse dimensioni, probabilmente adulti, e vista la furia che li spinge non è da escludere che stessero scappando da qualcosa o da qualcuno. Magari da dei cacciatori. Cacciatori che, come è noto, questa stagione hanno incrociato le braccia e le carabine rinunciando a moltissime battute di caccia per protestare contro le stringenti norme di sicurezza previste quest’anno. E il numero degli ungulati continua a crescere.
