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Funivia dei forti, Benifei (Pd): “Finanziata non dal Pnrr ma dal fondo complementare, bilancio nazionale”

L'europarlamentare ha presentato un'interrogazione sul tema: "Il Comune dia spiegazioni". Piciocchi: "Quali chiarimenti, sempre detto come era finanziata, l'infrastruttura sarà ambientalmente sostenibile"

funivia forte begato

Bruxelles. “Abbiamo ascoltato per mesi le dichiarazioni dell’assessore Piciocchi che parla di fondi europei del PNRR per la costruzione del disastroso progetto della funivia sopra il Lagaccio. Purtroppo però apprendo dalla Commissione Europea, direttamente dal Commissario Paolo Gentiloni, che l’opera non sarà finanziata dal PNRR e da NextGenerationEU, bensì dal PNC, ovvero il Piano Nazionale Complementare, finanziato esclusivamente dal bilancio nazionale, e quindi dai cittadini italiani. Servono urgentemente chiarimenti da Palazzo Tursi”.

È quanto dichiara Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati PD, commentando la pubblicazione della risposta alla sua interrogazione parlamentare depositata lo scorso 18 ottobre 2022 nella quale sollevava dubbi sulla compatibilità ambientale del progetto con le condizionalità del PNRR.

“La notizia che mi arriva dalla Commissione UE ha ripercussioni importanti. Il PNC raccoglie infatti quei progetti che non sono riusciti a entrare nella lista dei progetti del PNRR finanziati dall’UE, in alcuni casi perché non in linea con le rigide condizionalità previste, anche sul fronte ambientale, e sono quindi finanziati solo con fondi nazionali” continua Benifei.

“L’assessore deve delle spiegazioni ai cittadini dei quartieri coinvolti sul perché abbiano voluto ripetutamente pubblicizzare l’opera come finanziata dall’UE, quando non è vero, e le ragioni per cui il progetto non sia potuto rientrare nella lista del PNRR. Devo riscontrare, purtroppo, che ad oggi l’unico dato certo sul progetto funivia sia la totale mancanza di trasparenza e chiarezza con la quale si sta muovendo l’amministrazione comunale”.

“In virtù del finanziamento attraverso i fondi del PNC, cade inoltre ogni appello all’urgenza, al fare presto, perché ci sarebbero scadenze europee imminenti. Ogni decisione ricade all’interno delle competenze nazionali, e quindi sia preso tutto il tempo necessario per apportare modifiche al piano e correggere lo sfregio ambientale e sociale verso cui si sta andando. La Commissione ribadisce inoltre che seppur non finanziato dall’UE, le autorità italiane nel realizzare il progetto dovranno rispettare la normativa ambientale nazionale e dell’UE applicabile” conclude Benifei.

A stretto giro arriva la replica del vicesindaco Pietro Piciocchi: “Non c’è proprio alcuna necessità di chiarimento, ho sempre detto che la funivia è finanziata da Mibact attraverso fondi complementari al PNRR, fondi che peraltro riguardano l’intero sistema dei forti”.

“Prendo atto che l’onorevole Benifei, che farebbe bene ad occuparsi di riabilitare l’immagine del Parlamento Europeo e del suo partito in quel contesto – continua Piciocchi – non abbia altro da fare che porre domande del tutto inconferenti alla Commissione Europea, se pensava di fare uno scoop ha veramente preso un granchio”.

“Ripeto per l’ennesima volta che la funivia è un’infrastruttura ambientalmente sostenibile, anzi decisamente all’avanguardia sul piano della sostenibilità, e che esistono diversi livelli di controllo amministrativo da parte di organismi indipendenti ed imparziali per accertare questo, cosa che evidentemente l’onorevole Benifei mostra di ignorare completamente. Non comprendo poi che significativo avrebbe il fatto che l’opera non sarebbe finanziata dalla UE – sottolinea il vicesindaco – non esistono finanziamenti di serie A e di serie B e i criteri di eleggibilità delle opere da finanziare sotto il profilo dei canoni del rispetto ambientale sono esattamente gli stessi”.

“Il mal celato tentativo dell’eurodeputato, che non comprendiamo bene quale legame abbia con la nostra città – conclude Piciocchi – di ottenere la bocciatura della funivia da parte dell’Unione Europea è fallito miseramente perché è stato confermato ciò che è evidente ovvero che spettano alle autorità nazionali tutte le valutazioni del caso”.

“Evidentemente all’assessore Piciocchi infastidisce il fatto che io svolga il mio lavoro da eurodeputato a difesa delle istanze dei cittadini della nostra Città e Regione, che rappresento in Europa, e che chiedono il mio supporto per ottenere le informazioni che l’amministrazione per la quale lavora non è in grado di fornire, lavorando nella mancanza di un livello minimamente decente di trasparenza su un progetto di tale impatto. Ne prendo atto”.

È quanto dichiara Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati PD in risposta alla nota odierna dell’Assessore Piciocchi riguardante il progetto di costruzione della funicolare dei Forti di Genova.

“La differenza tra un progetto finanziato tramite i fondi del PNRR e quindi di NextGenerationEU e quelli del PNC è presto spiegata” – continua Benifei. “I progetti del PNC sono finanziati esclusivamente con i soldi dei contribuenti italiani. In sostanza l’amministrazione comunale sta facendo pagare ai genovesi un’opera molto contestata e che molti non vogliono. Come ho già scritto, l’assessore ha adesso l’opportunità di spiegare bene, anche se dal suo comunicato non sembra intenzionato a farlo, le ragioni per le quali questo progetto non sia rientrato nella lista del PNRR stilata dal governo, compreso un chiarimento sulle sue scadenze” – conclude Benifei.

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