Genova. “Ci veniamo noi, al posto di o insieme a Briatore, a visitare i cantieri. Scelga pure lei l’ora e il giorno. La benzina e il pedaggio li paghiamo volentieri noi”. Così i consiglieri liguri della Lega Stefano Mai e Sandro Garibaldi intervengono in una nota rivolgendosi a Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade, che aveva invitato Flavio Briatore a visitare i cantieri dopo il suo video in coda tra Monaco e Milano diventato virale.
“Non soltanto Briatore, ma anche moltissimi utenti liguri, dai nomi meno noti, denunciano ogni giorno sui social network e sui media il disastro autostrade. Tuttavia, né loro, né i loro rappresentanti nelle istituzioni, nonostante i ripetuti solleciti, sono mai stati ascoltati e invitati da lei a visitare i cantieri infiniti”, accusano i consiglieri leghisti.
“Anche noi liguri, ostaggi delle autostrade come l’imprenditore Flavio Briatore, non sappiamo ciò che realmente accade nei cantieri infiniti che penalizzano fortemente la nostra regione, provocano code chilometriche e sono pure pericolosi – proseguono Mai e Garibaldi -. Se il suo invito a visitare i cantieri, rivolto a Briatore, fosse valido anche per noi consiglieri regionali, che da mesi chiediamo verifiche e risposte concrete per risolvere almeno in parte l’insostenibile caos autostrade che paralizza la Liguria, saremmo molto lieti di accettarlo da domani mattina”.
“Anziché polemizzare e fare ironia con Flavio Briatore, rimasto anche lui ostaggio dei disservizi e dei disagi causati dall’imbarazzante situazione delle autostrade in Liguria, i vertici di Aspi dovrebbero iniziare a fare autocritica sul proprio operato e, magari, provare un po’ di vergogna – rincara Marco Campomenosi, europarlamentare ligure della Lega -. La Liguria sta subendo un danno economico e di immagine di enorme gravità a causa di lavori mai effettuati in precedenza: oggi è difficile credere alle parole dell’amministratore delegato Tomasi, che sembra quasi parlare come se fosse arrivato da poco ed estraneo alla situazione, nonostante ricopra ruoli importanti in Aspi dal 2015. Briatore, come libero cittadino, ha espresso il malessere che chiunque prova, da tempo, nell’affrontare un calvario sulle autostrade liguri, tra code, interruzioni, deviazioni e infiniti cantieri. Sono indignato per la vergognosa risposta di Aspi. Oggi così pronti a reagire alle critiche facendo ironia, viene spontaneo chiedersi cos’abbiano fatto finora e dove fossero tra il 2015 e il tragico agosto 2018: chiedevano di aumentare le spese per la manutenzione delle opere, o magari assecondavano le priorità di remunerazione degli azionisti?”.
“Non è facile fare una valutazione sull’andamento dei lavori autostradali stando seduti in automobile, senza sapere cosa realmente accade nei nostri cantieri – aveva risposto Tomasi a Briatore in una nota resa pubblica da Autostrade -. La attendiamo per visitarli insieme: siamo aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, scelga Lei ora e giorno. Per lei abbiamo già predisposto caschetto, giubbotto e scarpe antinfortunistiche. La benzina, se vuole, gliela paghiamo noi. Saremo lì ad accoglierla”.