Genova. Un uomo di 79 anni è morto nella notte nell’incendio del suo appartamento, in via Dei Sansone, nel quartiere di Carignano, a Genova. La vittima si chiamava Cesare Massardo ed era un ingegnere.
Le fiamme si sono sviluppate all’ottavo piano del civico quattro, non facilmente raggiungibile dai mezzi più imponenti dei vigili del fuoco – come l’autoscala – che, quindi, hanno dovuto faticare non poco per spegnere il rogo e mettere in salvo altre due persone, rimaste intossicate.
Una è la figlia del deceduto, una donna di 44 anni, portata al San Martino. Secondo alcuni residenti, testimoni, quest’ultima aveva problemi psichici e già in passato aveva provato a dare alle fiamme un materasso. Non si esclude quindi che l’incendio, partito da una camera da letto, abbia a che fare con un gesto volontario.
Intossicata, e portata al vicino Galliera, anche una terza persona che abitava nel piano sottostante. Entrambe sono in codice giallo e non rischiano di morire. “La ragazza aveva dei problemi, già in passato erano dovute intervenire le forze dell’ordine perché si era barricata in casa, la moglie della vittima invece era morta due anni fa”, raccontano alcuni inquilini.
Quando sono arrivati sul posto, i vigili del fuoco, hanno visto la 44enne che si sporgeva dalla finestra, chiedendo aiuto. Sono saliti a piedi ed entrati nell’abitazione ma per l’anziano non c’era più nulla da fare.
Per spegnere l’incendio sono state impegnate sette squadre dei pompieri oltre agli ausiliari. Una volta spente le fiamme è stata avviata la bonifica che è ancora in corso e i tecnici stanno valutando l’agibilità degli ultimi piani dell’edificio.
Sul posto anche gli agenti della polizia di stato e il personale sanitario che ha prestato i primi soccorsi agli intossicati e il supporto ai vigili del fuoco. In corso indagini da parte del nucleo investigativo dei vigili del fuoco per stabilire le cause che hanno fatto sviluppare il rogo e capire, appunto, se ci siano responsabilità personali.