Genova. La vittima dell’incidente avvenuto stanotte sulla autostrada A26 è Paolo Scerni, figlio di Gianni, ex presidente del Genoa e imprenditore del mondo dello shipping conosciuto a livello internazionale.
L’Audi su cui viaggiava Scerni, anche lui imprenditore nelle aziende di famiglia, si è schiantata contro un mezzo pesante all’altezza dell’area di servizio Anzema ieri sera poco dopo le 22.
Le indagini dovranno chiarire la posizione dell’autista del mezzo pesante, che pare abbia compiuto una manovra errata, uscendo dal parcheggio non dal varco di uscita ma da quello di entrata, impegnando la carreggiata e ostruendo il passaggio, già limitato da un cantiere.
Quella di Paolo è una nuova tragedia che ha colpito la famiglia Scerni: nel 2019 la moglie di Gianni, Savina Savini, per anni alla guida del Politeama Genovese, è scomparsa prematuramente a 66 anni.
In mattinata è arrivato il cordoglio del presidente della Regione Giovanni Toti, che esprime “profonda vicinanza a Gianni Scerni, in un momento di immenso dolore. Ci stringiamo in un abbraccio alla famiglia di Paolo, velista, imprenditore nel settore marittimo e della logistica italiana e internazionale, conosciuto e stimato da un’intera comunità”.
Cordoglio anche da parte del sindaco di Genova Marco Bucci e degli assessori della Giunta comunale: “Alla famiglia Scerni va un sentimento di sentita vicinanza in un momento difficile e doloroso” scrive in una nota il Comune di Genova.
In una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, responsabile nazionale Infrastrutture e componente della Commissione Trasporti, aggiunge: “Al profondo cordoglio per la morte di Paolo Scerni si unisce la rabbia per la causa: un grave incidente sulla carreggiata Nord dell’A26, all’altezza di Rossiglione. L’ultimo di una serie di incidenti, di cui alcuni mortali, sulla rete autostradale ligure martoriata da continui cantieri e cambi di corsia. Una situazione a cui bisogna trovare rimedio al più presto. Per noi è fondamentale risolvere il problema, abbiamo chiesto un incontro urgente al ministro Giovannini per rivedere i tempi di intervento su gallerie e viadotti perché hanno superato il limite della sopportazione. Oltre a essere un problema economico per gli operatori di logistica e autotrasporto, con la ripresa della stagione turistica e croceristica rischia di diventare ulteriormente un problema di sicurezza stradale con un tasso di incidentalità non tollerabile”