La sentenza

Assolto Giuseppe Profiti, per il giudice “il suo operato è regolare”

giuseppe profiti

Genova. La “linea di politica aziendale” portata avanti dall’ex vice-presidente del Cda del San Raffaele di Milano e già presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Giuseppe Profiti, si è posta “in contrasto con la situazione di crisi aziendale dallo stesso ‘ereditata’, allo scopo di risanarla”. Lo scrive il Gup di Milano Carlo Ottone De Marchi nelle motivazioni della sentenza con la quale il 27 aprile scorso ha assolto Profiti “per non aver commesso il fatto” nell’ambito del processo sulla presunta frode in pubbliche forniture riguardante l’ospedale milanese. Al centro della vicenda, per la quale sono stati invece rinviati a giudizio Roberts Mazzuconi, storico direttore sanitario del San Raffaele, Mario Valsecchi, ex amministratore dell’ospedale, e Nicola Bedin, attuale amministratore delegato della struttura.

Quanto alla posizione di Profiti, il Gup evidenzia come il manager fosse stato chiamato a far parte del cda nel 2011 proprio “al fine di tentare di risanare la situazione di grave crisi aziendale che interessava l’ente” e come fosse stato scelto “per le sue competenze manageriali in campo sanitario”. Nelle motivazioni si sottolinea come l’ex presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù si sia dimesso dall’incarico “a seguito dell’offerta d’acquisto da parte di un soggetto terzo per evitare situazioni di conflitto di interessi e ritenendo di non potere più essere espressione della volontà della proprietà”. Peraltro, osserva il Gup, Profiti “ha svolto il predetto incarico senza percepire alcun compenso, nemmeno a titolo di rimborso spese”.

Al momento dell’entrata in carica, si ricostruisce ancora nelle motivazioni della sentenza, Profiti “si è trovato a dover fronteggiare una situazione di grave crisi aziendale, situazione rispetto alla quale l’imputato è stato investito in ragione delle sue competenze”.

“Ho avuto fiducia nella giustizia e nel lavoro dei magistrati dal primo momento e senza esitazioni – commenta Profiti all’Adnkronos – e ora non posso che dirmi pienamente soddisfatto dalle motivazioni della mia assoluzione, che riconoscono senza ombra di dubbio la correttezza del mio operato e il mio impegno per salvare una grande istituzione, che, grazie anche a chi la gestisce, oggi è ancora tale”.

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