Genova. Prove tecniche di centrosinistra. Sono andate in scena, stamani, durante quello che è stato definito il “primo incontro generale della coalizione”. Marco Doria, candidato sindaco acclamato dalle primarie di febbraio, non lascia trapelare particolari sui veri retroscena “dell’impostazione programmatica della coalizione”, ma, in cui, assicura, “tutti i partiti intendono riconoscersi in modo pieno e convinto”.
“Abbiamo cominciato a entrare nel merito dell’idea di città e del progetto di governo dei prossimi 5 anni, c’è una sostanziale sintonia”, ha detto Doria, a margine dell’incontro con i candidati sindaco, organizzato da Se Non Ora Quando, e a cui erano assenti Edoardo Rixi e Pierlugi Vinai.
E’ evidente, le differenze ci sono, è il pensiero di Doria. Ma della Gronda, uno dei nodi più difficili su cui si dovrà misurare la tenuta della nascente coalizione di centrosinistra, “ne abbiamo parlato e ne parleremo anche domani”. L’outsider che ha battuto il Pd, non si sbilancia e rimarca: “Ovvio le differenze si possono individuare anche all’interno dei singoli partiti, ma una coalizione che voglia raggiungere la metà più uno dei votanti è una coalizione per sua natura composita e articolata, in cui i denominatori comuni esistono e sono da valorizzare”.
L’intenzione, è quindi quella di “sottolineare i denominatori comuni, che sono molti e che differenziano il centrosinistra dagli schieramenti di centrodestra, nella città e nel Paese”.