Genova. “Esprimiamo il pieno sostegno al vicepresidente Alessandro Piana, alla giunta e alla maggioranza in Consiglio regionale che la sostiene. Gli eventi che hanno coinvolto di recente l’amministrazione non possono cancellare l’impegno e il lavoro con cui la maggioranza ha governato la Regione. Le sfide e le responsabilità da affrontare ogni giorno richiedono la stessa determinazione. Ribadiamo quindi il nostro sostegno nella sua capacità di amministrare la nostra regione”.
Così recita la nota diffusa a fine giornata dai coordinatori regionali dei partiti che sostengono la giunta di Giovanni Toti, da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e voto di scambio: Ilaria Cavo (Noi Moderati), Matteo Rosso (Fdi), Edoardo Rixi (Lega), Carlo Bagnasco (Forza Italia).
Nel pomeriggio, come aveva annunciato il vicepresidente Piana – ora facente funzioni al posto di Toti – erano previste una riunione di giunta e un vertice tra le forze di maggioranza in Regione. L’incontro si è tenuto invece a Roma tra i parlamentari di centrodestra, compreso Roberto Bagnasco che ha fatto le veci del figlio Carlo.
Dunque si va avanti in attesa degli sviluppi giudiziari. “Niente dimissioni”, aveva anticipato ieri l’avvocato Savi, e nonostante l’apertura manifestata da Matteo Rosso in un’intervista oggi si ribadisce la linea della compattezza. A “staccare la spina” alla giunta Toti dovrebbero essere i consiglieri della sua stessa maggioranza, ma al momento le intenzioni sono del tutto diverse, almeno sulla carta.
Piana resta in sella come vicepresidente, compresi i ruoli legati alle gestioni commissariali, come quella dello scolmatore del Bisagno. Per ora non si parla esplicitamente di una redistribuzione di deleghe in giunta, ma secondo indiscrezioni il leghista sarebbe pronto a cedere quella al Bilancio e quella alla Cultura. Una delle ipotesi è la promozione di Giacomo Giampedrone (totiano di ferro) a super-assessore.