Genova. Nell’aria si respira un certo timore nel dirsi ottimisti sull’esito della stagione della Sampdoria. Tanti sono stati gli alti e bassi infatti. Ma i numeri – sì, proprio loro – dicono che dalla nona giornata in poi la media punti è da terzo posto guardando ai campionati scorsi. Un risultato ottenuto con la rosa spesso contata, tra l’altro. A questo corrispondono prestazioni singole in crescita (Verre ad esempio e De Luca soprattutto) e di squadra (vedere i goal contro Bari e Ternana). Certo, non sono tutte rose visto che c’è la spina, bella grande, di una difesa che incassa quasi sempre goal. Ora, la sfida di Palermo che può aprire anche la speranza 6^ posto.
Falsa partenza
Primo ottobre 2023. La Sampdoria perde contro il Catanzaro e si ritrova con la peggior media punti della Serie B. Non ultima soltanto perché all’epoca il Lecco aveva due partite in meno. I blucerchiati avevano racimolato appena 6 punti in otto giornate (4 al netto della penalizzazione) con una media di 0,75 punti a partita. Andamento che proiettato sull’intero campionato significava 28 punti totali.
La crescita
Dalla nona giornata, l’1 a 1 di Ascoli, la Samp di punti ne ha fatti 39 in 22 giornate. Media di 1,77 a partita, che mantenuta in un intero campionato da 38 gare corrisponde terminare a 67 punti. Soglia che nelle ultime tre annate sarebbe valsa il terzo posto finale. Non la massima serie automatica ma il piazzamento di prestigio nella griglia playoff.
Palermo per aprire la chance 6^ posto
La partenza ad handicap e alcuni scivoloni successivi costringono la Sampdoria a poter al massimo ambire al 6^ posto. Tanto dipenderà dalla sfida contro il Palermo di sabato al Barbera. In caso di vittoria, la Sampdoria salirebbe a -3 dai rosanero dandosi la possibilità di giocare per 3 posti validi per i playoff e non più soltanto due.
Cinque su sei
Contro la Ternana è arrivata la quarta vittoria consecutiva, quinta nelle ultime sei, ma soprattutto sono giunti segnali confortanti dalla tenuta difensiva e dalla mentalità del gruppo. Se quelle contro Ascoli e Bari erano state vittorie frutto di episodi, contro gli umbri i blucerchiati hanno sempre dato l’impressione di poter vincere. Il difetto, non da poco, è stato di non chiuderla. Ma quando i rossoverdi hanno trovato il pareggio ecco che la “nuova” Samp è venuta fuori.
Cambio di mentalità
Al posto di farsi prendere dalla paura di perdere in casa, i blucerchiati hanno spinto sull’acceleratore. Pirlo ha inserito Stojanovic consevando in campo l’ottimo Barreca di lunedì sera. Ha poi virato gradualmente dal 3-5-2 al simile ma più offensivo 3-4-2-1.
Più soluzioni…E se tornasse Pedrola
In prima battuta ha alzato Kasami a fianco di Borini nei due dietro a De Luca. Poi, ha fatto ritornare il turco in mezzo al campo vicino a Yepes (sostituendo Darboe) e inserito Alvarez per essere ancora più offensivo. Il 3-4-2-1 consentirà con i rientri di schierare sempre almeno due tra Verre (buone indicazioni), Esposito e Borini. L’azione del secondo goal è stata da playstation e come contro il Bari la Sampdoria ha dimostrato di avere nelle corde linee di passaggio e automatismi che possono fare male.
45 goal fatti anche 45 subiti!
L’impressione, però, è che ci siano ancora margini di miglioramento. Punto numero uno: Darboe è stato generoso ma può fare meglio in termini di precisione dei passaggi e lo stesso Kasami ha dimostrato di poter fare ancora di più rispetto a quanto di comunque buono visto contro la Ternana. Punto numero due: che sia 3-5-1 o 3-4-2-1 la Samp fatica un po’ ad andare sul fondo e crossare. Il recupero di Pedrola darebbe a Pirlo la possibilità di aprire il fronte d’attacco e sfruttare l’ampiezza. Punto numero 3: la crescita di Leoni, esponenziale, e il rientro di Piccini forniscono a Pirlo la possibilità di far ruotare i tre centrali e di provare a migliorare una difesa che ha sempre preso goal tranne in rarissime occasioni. Sono infatti troppi 45 goal subiti in 31 partite. E specialmente nei playoff l’impermeabilità difensiva è importantissima visto che la Samp sarebbe costretta a vincere se arrivasse settima o ottava.
Come ha detto Pirlo in conferenza stampa “guai ad abbassare la guardia” anche perché dietro alla Samp ci sono Brescia, Reggiana e Pisa in agguato. Certo, da guardarsi dietro per paura dei playout al farlo per non perdere il posto ai playoff ce ne passa. Ma ora è bene che i blucerchiati provino a guardare in avanti. Lo dicono i numeri.