Genova. Mentre le 31 famiglie fatte evacuare dal civico 20A trascorreranno la seconda notte fuori di casa, i vigili del fuoco si preparano a ultimare e consegnare l’informativa sulla base della quale la procura di Genova deciderà se aprire o meno un fascicolo.
Il caso è quello del palazzo di via Terpi, nel quartiere di Montesignano, in Val Bisagno, a Genova, considerato a rischio dopo che alcuni dei sensori installati sulle fondamenta dell’edificio hanno registrato e segnalato movimenti sospetti.
La lente degli investigatori potrebbe concentrarsi non solo sulle fondamenta dell’edificio, basate su un terreno argilloso e per le quali negli ultimi mesi erano partiti dei lavori di consolidamento, ma anche sul vicinissimo cantiere dello scolmatore del Bisagno. Nel mirino potrebbero finire le modalità dei lavori per l’opera e in particolaare l’uso di esplosivi per fare il tunnel.
Per i tecnici impegnati nella costruzione dello scolmatore gli allarmi di ieri non sarebbero collegati ai lavori. Scettico anche l’ingegnere strutturista che ha seguito i lavori di consolidamento del palazzo. Di diversa opinione i residenti: gli scavi per lo scolmatore avrebbero aggravato la situazione.
A metà luglio il consigliere del Pd Claudio Villa aveva presentato in consiglio comunale un’interrogazione con la quale si chiedevano informazioni “in merito ai disagi per i cittadini delle zone circostanti con probabili danni alle loro abitazioni nei quartieri di Montesignano e Terpi”. Il 18 luglio è l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Matteo Campora a rispondere.
“A partire dalla prima settimana di luglio, l’appaltatore ha avviato i lavori di scavo della galleria mediante l’uso di esplosivi – diceva l’assessore – si prevede di effettuare una volata, ovvero un’esplosione, al giorno. A regime sono previste due volate al giorno, nelle fasce orarie 6-8 e 20-22. Attualmente le volate vengono effettuate solo dal lunedì al venerdì. La società ha provveduto a prendere contatti con gli amministratori e con i proprietari degli immobili ubicati in prossimità del tracciato della galleria per concordare l’installazione della strumentazione di monitoraggio: gli edifici, infatti, devono essere monitorati affinché non ci siano danni, crepe e fessurazioni secondo quanto previsto dal progetto”.
I pompieri, con pubblica incolumità e protezione civile, nella serata di venerdì hanno fatto allontanare tutti i nuclei familiari, una sessantina di persone. Le famiglie sistemate in albergo, grazie al Comune di Genova, sono state 12 mentre gli altri hanno trovato ospitalità da amici o parenti.