Genova. La procura di Genova ha aperto un fascicolo sull’edificio di via Terpi, situato nel quartiere di Montesignano, in Val Bisagno, che venerdì pomeriggio è stata evacuato dalle 31 famiglie che lo abitano dopo che alcuni dei sensori installati sulle fondamenta dell’edificio hanno registrato e segnalato un movimento della struttura considerato anomalo.
Al momento il fascicolo aperto dal pm Arianna Ciavattini è un ‘modello 45’, senza ipotesi di reato. La procura sta acquisendo la documentazione sui lavori di consolidamento fatti alle fondamenta dell’edificio, ma anche per verificare un’eventuale correlazione con il vicinissimo cantiere dello scolmatore del Bisagno.
Secondo quanto raccolto sul posto, i movimenti del sensore che hanno fatto scattare la macchina dell’emergenza, sarebbero scattati durante le lavorazioni dello stesso cantiere operativo sulle fondamenta del palazzo, un edificio da diversi anni tenuto sotto monitoraggio a causa dei continui movimenti del versante su cui è stato costruito, insieme ad altri, tra gli anni 70 e 80 del secolo scorso.

A chiedere chiarimenti, però sono gli stessi abitanti che in questi settimane stanno vivendo sulla loro pelle la convivenza stretta con il cantiere per lo scolmatore del Bisagno, distante poche decine di metri: “Quando esplodono le mine per lo scavo tutto il palazzo trema – racconta un residente – come trema tutto il quartiere. Temiamo l’effetto domino su una situazione già evidentemente precaria”.
Nel frattempo le abitazioni restano evacuate: in questi giorni dovrebbero ripartire i lavori di consolidamento della struttura del palazzo, che saranno svolti tenendo un occhio agli strumenti di misurazione. Secondo le prime ipotesi questo intervento potrebbe durare anche un mese, cosa che posticiperebbe il rientro a casa delle circa 65 persone evacuate di corsa venerdì pomeriggio.
Questa mattina, insieme ai vigili del fuoco, alcuni residenti sono potuti rientrare qualche minuto nelle loro case per prendere altri beni di prima necessità e indumenti. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare un primo esito dei nuovi sopralluoghi disposti dalla pubblica sicurezza.