Con l’inflazione al galoppo, le retribuzioni restano al palo e un primo recupero del potere d’acquisto avverrà solo “a partire dal 2024”. È quanto viene sottolineato in un approfondimento della nota di aggiornamento al Def approvata questa settimana dal Consiglio dei ministri.
La Nadef prevede per il settore privato retribuzioni in aumento dell’1,8% quest’anno, del 2,9% nel 2023 e del 2,5% nel 2024. L’indice di misura dell’inflazione utilizzato come base per i rinnovi contrattuali, pubblicato dall’Istat a giugno e che potrebbe essere rivisto al rialzo, è invece fissato al 4,7% quest’anno, al 2,6% per il 2023 e all’1,7% per il 2024.
E intanto, proprio a causa dell’inflazione galoppante, in Italia torna sempre più di moda il fai-da-te in cucina. Gli italiani – oltre l’80% secondo un’indagine Coldiretti-Ixe diffusa in occasione della Festa dei Nonni – riscoprono l’arte di prepararsi in autonomia, e in modo più genuino e naturale, alcuni tipi di alimenti che l’impennata dei prezzi del ‘carrello della spesa’ non rende più possibile comprare con spensieratezza. Tradotto, si riesce a risparmiare qualcosa sul bilancio famigliare. In testa alla classifica delle preparazioni casalinghe c’è la pizza, seguita dalla pasta, dalla salsa di pomodoro, dal pane, e dalla marmellata.
“Il caro bollette nel carrello – spiega l’indagine che offre anche alcuni consigli per far fronte alla crisi a tavola senza rinunciare al gusto – spinge oltre 8 italiani su 10 (81%) a preparare in casa conserve, pane, pasta, salsa di pomodoro; per risparmiare e ridurre gli sprechi, ma anche per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale”.
Secondo la Coldiretti “fare in casa la pizza consente di non rinunciare ad uno dei simboli del made in Italy senza andare a cena fuori in pizzeria”. Inoltre, “con il prezzo della pasta rincarata del 25,8% nel giro di un anno, anche preparare tagliatelle, tortellini, lasagne o ravioli in casa è tornato di grande attualità di fronte ai rincari shock”.
E se in passato erano soprattutto i più anziani che si adoperavano in preparazioni casalinghe adesso – osserva la Coldiretti – “la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di farine da grani antichi che consentono di portare in tavola un prodotto di alta qualità”. Un’opportunità “anche per fare in casa il pane, soprattutto dopo che il costo di panini e pagnotte non è mai stato così alto nell’Ue, trasformando il prodotto più presente sulle tavole degli italiani quasi in un bene di lusso”.