Genova. La Commissione elettorale ha proclamato ufficialmente Marco Bucci sindaco di Genova. Lo ha riferito ai giornalisti il presidente, il magistrato Domenico Pellegrini, al termine di una seconda giornata di verifica delle schede elettorali dopo che ieri erano emerse inesattezze nella compilazione dei verbali in diversi seggi.
Alla fine del riconteggio, avviato dopo le numerose denunce di irregolarità arrivate ieri sia dal centrodestra sia dal centrosinistra, nessuna sorpresa per quanto riguarda la composizione del Consiglio comunale. Il calcolo delle preferenze espresse per singoli candidati ha subito qualche leggera modifica, ma non abbastanza per stravolgere l’assegnazione dei seggi, fatta eccezione per Forza Italia che ha ottenuto il secondo togliendolo all’Udc e piazzando in sala rossa Paolo Aimé oltre a Mario Mascia.
Ricapitolando, in maggioranza Vince Genova ottiene 9 seggi (Piciocchi, Campora, Gozzi, Avvenente, Falteri, Viscogliosi, Cassibba, Rosso, Manara), Toti per Bucci 4 seggi (Gandolfo, Maresca, Cavalleri, Brusoni), Fratelli d’Italia 4 seggi (Gambino, Bianchi, Vacalebre, De Benedictis), Lega 3 seggi (Bordilli, Corso, Bevilacqua), Forza Italia 2 seggi (Mascia, Aimé), Genova Domani 2 seggi (Pasi, Barbieri). Per l’opposizione, oltre ai candidati sindaci sconfitti Ariel Dello Strologo e Mattia Crucioli, spettano al Pd 9 seggi (Lodi, D’Angelo, Bruzzone, Villa, Pandolfo, Patrone, Russo, Alfonso, Kaabour), Genova Civica 2 seggi (Bruccoleri, Amore), Europa Verde Sansa Linea Condivisa 2 seggi (Bruzzone, Ghio), M5s 1 seggio (Pirondini).
Inesattezze erano state segnalate anche sulle schede per i Municipi, su cui sono ancora in corso le ultime verifiche che termineranno lunedì. Le situazioni più in bilico sono quelle del Medio Ponente (ma Cristina Pozzi, candidata del centrodestra individuata come vincitrice al primo spoglio, riferisce che non ci sono variazioni di rilievo, e così anche lo sconfitto Stefano Bernini) e del Ponente (qui invece nessun commento dagli sfidanti Guido Barbazza, presidente in pectore con circa 150 voti di distacco, e l’uscente Claudio Chiarotti).
Il presidente della Commissione elettorale Domenico Pellegrini ha detto tra l’altro che all’origine dei problemi ci sarebbe la inesperienza di molti presidenti di seggio “chiamati all’ultimo momento” per la rinuncia di quelli incaricati. Anche il sistema non aiuta: “Almeno i verbali potrebbero essere compilati e spediti in modo elettronico – ha spiegato – per non parlare del voto elettronico, che in Italia sembra fantascienza ma si usa in tutti gli Stati più evoluti”. Il sindaco Marco Bucci invece ritiene “difficile” che sia solo colpa dell’inesperienza, ma ha lasciato ogni valutazione del caso al tribunale.