Genova. “Ovviamente bisognerà capire cosa non ha funzionato”. Così il sindaco di Genova Marco Bucci, a margine della presentazione di un evento a palazzo Tursi, interviene sulla questione del caos sui conteggi delle schede e delle preferenze alle ultime comunali. “Sulla questione in sé sono in parte in causa e non posso fare dichiarazioni né gestire queste cose da un punto di vista operativo e giurisdizionale. Certamente se sono state fatte cose che non vanno bene sarà il tribunale a stabilire se devono essere presi o meno provvedimenti. Ma non è il mio compito”, sottolinea.
Il primo cittadino, sulle possibili cause del pasticcio degli scrutini afferma: “Può darsi che sia stato per l’inesperienza di scrutatori e presidenti, ma non credo che ci voglia molta esperienza per capire che su un verbale va trascritta la veridicità dei conti, ho delle difficoltà a pensare che questo possa essere un discorso di inesperienza”.
Ma alla domanda se intravveda quindi del dolo, della malafede, da parte di chi ha compilato i documenti in maniera irregolare il sindaco taglia corto: “Io non vedo nulla, lo vedrà il tribunale, no comment”.
Alla fine, sulla possibilità che il riconteggio porti ad assegnare due municipi al centrosinistra anziché al centrodestra risponde con una battuta: “Sono qui che tremo dalla paura…”