Dallo spiazzo di via Boragni, tornare indietro di 20 m e prendere la via a destra che diparte dalla curva della strada principale.
Salire 100 m e continuare diritto al primo bivio, quindi svoltare a sinistra (dopo 50 m) al successivo. Tenersi nuovamente sulla sinistra e, fatta una breve discesa, costeggiare una grande parete rocciosa lunga 30 m. L’esposizione ad Est della Bastionata di Boragni, inoltre, ne costituisce la falesia estiva per eccellenza.
Superata la parete, proseguire la risalita per circa 10 minuti, sino al sopraggiungere di un nuovo bivio seminascosto sulla destra. Prendere la deviazione e risalire la ripida via ben segnata con pallino rosso.
Dopo circa 300 m di ascesa, si raggiunge l’ingresso dell’Arma Strapatente, una delle più grandi e scenografiche caverne del Finalese.
100 m oltre l’uscita dell’Arma, si trova sulla destra, la “Grotta dei Balconi”, dalla quale è possibile ammirare un bel panorama sulla “Val Nava”.
Superata la grotta, incomincia un tratto in discesa, circa 300 m, che termina immettendosi in un largo sentiero che collega tra loro le frazioni di Orco e Boragni.
Finita la discesa, svoltando a sinistra, il sentiero compie un anello che aggira la “Rocca di Nava” e ritorna al punto di partenza; svoltando a destra, invece, inizia la salita verso Orco e San Lorenzino.
Percorrere circa 700 m in salita, in direzione San Lorenzino. In alcuni tratti è possibile godere di un magnifico panorama sui colli e le valli circostanti.
Si giunge quindi ad un bivio, segnato con un cartello informativo: proseguendo dritto (tenendosi sulla destra), si arriva ad Orco; prendendo la discesa sulla sinistra si procede, invece, alla volta di San Lorenzino in direzione Nordovest.
Finita la discesa prendere la deviazione a destra, ove il sentiero curva ad Ovest ed iniziare una nuova breve salita che porta a località Villa.
Finita la breve salita, svoltando a sinistra, si entra nel caseggiato di località Villa; proseguire per 50 m, svoltare a destra e continuare dritto per 200 m, in direzione Sud. Lasciarsi quindi il caseggiato alle proprie spalle e prendere il bivio sulla sinistra, che ci porterà all’interno del “Parco archeologico di San Lorenzino”.
L’area archeologica è collocata su un rilevo, naturalmente protetto da pareti e speroni rocciosi, in posizione strategica per il controllo dell’area circostante.
Continuando la risalita, si costeggia a destra il rudere di un antico fabbricato e si giunge poco oltre alla chiesetta di San Lorenzino, l’elemento più suggestivo del Parco.
Dal piazzale della chiesetta, il sentiero prosegue terminando sulla sommità dell’altura. Qui sono presenti i resti di una grande torre in pietra a base quadrata, avente la funzione, in epoca passata, di vigliare dalla piana di Feglino sino al fondovalle di Cornei.
Ripercorrere a ritroso il tragitto fatto per tornare allo spiazzo di partenza.
“La rubrica del camallo” è a cura dell’associazione culturale “Due Zaini e Un Camallo” di Luca Riolfo e Valentina Staricco, volta alla promozione e alla riscoperta del patrimonio naturale e culturale della nostra regione, la Liguria. Seguici su instagram @_duezainieuncamallo_: clicca qui per leggere tutti gli articoli.