Alta tensione

Ex Ilva, l’azienda invia le prime lettere di messa in libertà. Avviata una sottoscrizione per i lavoratori

Sono una quindicina i lavoratori 'licenziati' per l'intero turno di oggi. L'rsu fa appello alla città. Lo sciopero prosegue

Ex Ilva, secondo giorno di sciopero e blocco della Guido Rossa

Genova. Questa mattina al rientro dall’assemblea che l’rsu ha tenuto sul piazzale davanti allo stabilimento di Cornigliano per fare il punto sullo sciopero, una quindicina di lavoratori del reparto Ricottura del ciclo latta ha trovato le lettere di messa in libertà da parte di Acciaierie d’Italia per l’intero turno lavorativo di oggi.

L’azienda ha quindi messo in pratica quello che aveva minacciato in una lettera inviata all’rsu la settimana scorsa dicendo di rivedere le modalità di organizzazione dello sciopero che a loro avviso avrebbe creato problemi di sicurezza in alcuni reparti. Quando l’rsu aveva chiesto all’azienda di entrare nello specifico però non c’era stata alcuna risposta.

“Nelle prossime ore con le rsu faremo le nostre valutazioni – dice il segretario genovese della Fiom Stefano Bonazzi – nel frattempo lo sciopero prosegue con l’articolazione stabilità cos’ come il presidio al varco merci. Quel che è certo è che non ci sono problemi di sicurezza, ma ci troviamo di fronte all’ennesima provocazione di un’azienda che cerca lo scontro con i lavoratori”.

In base a quanto stabilito dall’rsu per aderire allo sciopero nazionale indetto da Fiom, Fim e Uilm, a Cornigliano lo sciopero andrà avanti per un’ora al giorno (con orari diversi a seconda dei reparti) fino al 29 luglio, con un contemporaneo presidio al varco merci.

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