Genova. Stato di agitazione della polizia penitenziaria anche in Liguria in seguito ai fatti di Santa Maria Capua a Vetere dove diversi agenti della polizia penitenziaria sono finiti sotto inchiesta per i presunti pestaggi avvenuti nel carcere lo scorso 6 aprile.
In una nota Fabio Pagani segretario ligure della Uil polizia penitenziaria annuncia in una nota lo stato di agitazione con l’astensione alla mensa dei poliziotti penitenziari in Liguria a partire da lunedì 15 giugno per esprimere solidarietà ai colleghi.
“Con il motto siamo 44 mila e non quarantaquattro, la polizia penitenziaria ligure esprime solidarietà, fiducia e vicinanza ai colleghi di Santa Maria Capua Vetere – afferma – dove sono stati notificati dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria ad agenti ritenuti coinvolti nei presunti pestaggi in cella dello scorso 6 aprile – una scena vergognosa, lesiva dei diritti umani e della dignità di un intero corpo di polizia, quello che è accaduto nel casertano, laddove alla presenza di esponenti della magistratura, alcune unità dei carabinieri hanno proceduto all’identificazione e alla notifica di atti giudiziari, previa esibizione del documento di identità, al personale di polizia penitenziaria che, in divisa, faceva ingresso in istituto”.
“Il tutto accadeva nel piazzale antistante l’ingresso dell’istituto – dice ancora – in violazione del diritto alla riservatezza e alla privacy in maniera inspiegabilmente plateale in presenza dei familiari dei detenuti da ammettere ai colloqui” aggiunge Pagani sottolineando l’ “indignazione dinanzi alla profonda umiliazione che hanno dovuto subire i nostri colleghi per una ingiustificabile procedura che, probabilmente, non si è mai verificata in precedenza”