Genova. In principio fu quello di nozze, classico e tradizionale. Di battesimo, rosa e azzurro. O della laurea, rosso. Una vita scandita a ritmo di confetto: da Corsanego Bomboniere (via di Scurreria 23, 010566273) lo sanno bene. Perché è qui che dal 1915 i genovesi accompagnano le tappe della loro vita con i colori dei “sassolini” dolci e colorati sistemati sugli scaffali. Ma la società cambia, e allora anche un pilastro della tradizione si deve adeguare. “Il confetto rappresenta un momento di festa, è simbolo di fertilità e allegria – spiega la titolare, Susanna – e oggi si usa sempre di più per ricordare un momento felice. Allora perché non estenderlo a convivenze, single, o unioni gay?”. Confetti arcobaleno, per esempio. Gialli sfumati, per i single, perché chi lo dice che tornare liberi non sia un momento di festa? E anche confetti per le miss. In occasione di Miss Liceo, infatti – la finalissima venerdì 17 Giugno all’Estoril Cafè di Corso Italia 7 – in premio ci saranno anche i confetti color pesca. E per la vincitrice, anche un piccolo ciondolo creato da L’Isola – Oro Nero di Molassana. “Il colore pesca ci sembrava allegro, fresco – spiega Susanna – ideale per queste ragazze che sono come delle debuttanti, in un certo senso”.
La storia della città e del costume, è da un secolo che passa davanti alle vetrine scintillanti di via di Scurreria. Prima c’erano i confetti di nozze, rigorosamente colorati a seconda della ricorrenza: “Un anno di matrimonio sono le nozze di cotone – spiega la titolare – il confetto in questo caso è rosa. Poi ci sono i cinque anni, nozze di seta, colore fuxia. I dieci anni sono le nozze di stagno, confetto giallo. I 20 le nozze di cristallo, confetto color luce, trasparente quasi. Venticinque anni nozze d’argento, e 30 di perla: color mare”. Oggi, però, sarà perché il matrimonio costa, sarà per la voglia di esorcizzare la crisi festeggiando di più, il risultato è che le maglie della tradizione si sono fatte più larghe. E così, è spuntato il confetto da convivenza.
“Ci siamo dovuti adeguare ai tempi – continua la titolare – e così abbiamo inventato il confetto bianco avorio per chi va a vivere insieme e quello arcobaleno per gli omosessuali. Che va moltissimo”. C’è anche chi è venuto a chiedere il confetto da divorzio. Sfumato verde, per la precisione. “Sì, per qualcuno è un momento di rinascita, di speranza. Da festeggiare, con un pizzico di ironia”.
Anche la bomboniera non è più la stessa. “La moda è cambiata, nessuno vuole donare un prendi polvere, un oggetto inutile. Ma un vero e proprio articolo da regalo, spiritoso”. E così, si passa da quella etnica alla candela, dal portachiavi della squadra del cuore a una sveglia, dal bignè di ceramica a una grattugia. Fino a quella personalizzata: “Negli anni ho confezionato di tutto – spiega Susanna – da bottigliette di Champagne a piastrelle da bagno, fino a sassi raccolti in spiaggia”. I tempi cambiano, ma non la fantasia.